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Hoi An

Un tocco di Giappone in Vietnam

Vietnam – Hoi An – Cosa vedere

La parte centrale del Vietnam è quella storica per eccellenza.

Hoi An e Hue sono le due città principali, quelle che raccontano una storia millenaria ricca di dominazioni straniere e di influenze esterne.

Dal Vietnam sono passati praticamente tutti: francesi – e questo lo abbiamo visto fin dal primo momento quando abbiamo messo piede ad Hanoi – olandesi, portoghesi, indiani e così via.

Ma quelli che più di altri hanno lasciato un segno soprattutto in questa città sono stati giapponesi e cinesi.

Siamo a Hoi An, la Città delle Lanterne, una tappa imperdibile per chi visita per la prima volta il Vietnam.

 

Un po’ di storia

Vietnam – Hoi An – Cosa vedere

Già dal I secolo, le potenzialità di Hoi An erano ben chiare: per la sua posizione, è stata tra le prime città ad avere rapporti con paesi stranieri e da subito si è rivelata tra le maggiori potenze commerciali del sud-est asiatico.

Questo avere contatti con popolazioni così diverse ha fatto sì che la cultura della città non solo fosse influenzata, ma anche arricchita da chi in qualche modo entrava in contatto con gli abitanti di Hoi An.

Tra il XV e il XIX secolo approdarono a Hoi An mercanti da tutto il mondo (almeno quella parte di mondo conosciuta), dapprima per intraprendere importanti scambi commerciali, poi per stabilirsi definitivamente in città, perché – diciamocelo – Hoi An aveva sicuramente tante opportunità da offrire.

Così, nel corso dei secoli si amalgamarono culture diverse, frutto dei contatti con i mercanti, ma anche delle dominazioni straniere.

Nello specifico, a Hoi An sono evidentissime le tracce sia della dominazione giapponese che cinese.

La città attraversò secoli di grande splendore, diventando una vera e propria potenza economica.

Tutto fino al XIX secolo, quando subentrarono i francesi, i quali spostarono il fulcro della vita commerciale da Hoi An a Da Nang, distante meno di 50 km, ma con un porto altrettanto appetibile.

 

Dopo tutti questi accenni di storia, è il momento di scoprire più da vicino questa bellissima città.

 

Quattro passi per Hoi An

Vietnam – Hoi An – Cosa vedere

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La prima cosa da dire, è che il centro storico di Hoi An è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1999, il che la dice lunga sulla bellezza di questa città.

La nostra visita nel centro storico di Hoi An inizia da un must: il ponte coperto giapponese.

 

Il Ponte Coperto Giapponese

Vietnam – Hoi An – Cosa vedere

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Se vi sembra di averlo già visto, avete maneggiato almeno una volta le banconote da 20.000 VDN o, più semplicemente, avete aperto una pagina internet che parlava di Hoi An.

Chùa Cầu – questo il nome vietnamita – funge da collegamento e allo stesso tempo segna una sorta di confine virtuale tra la comunità cinese/vietnamita e quella giapponese.

Il ponte è stato costruito nel 1590 in perfetto stile giapponese e la copertura ne è un esempio lampante.

Entrando, la percezione di essere in Giappone – soprattutto per chi ci è già stato – aumenta di passo in passo.

Innanzitutto, agli estremi del ponte ci sono quattro statue: da un lato due scimmie, dall’altro due cani. Se vi state chiedendo perché sono stati scelti questi due animali, è presto detto: simboleggiano i segni zodiacali – dello zodiaco giapponese, ovviamente – sotto i quali hanno avuto inizio e fine i lavori di costruzione del ponte.

Al centro del ponte, invece, è stata aggiunta a metà del 1700 una pagoda dedicata al dio taoista che controlla gli elementi della natura, Tran Vo Bac De.

A proposito della costruzione del ponte c’è una leggenda molto carina.

Pare che il ponte sia stato costruito per uccidere un enorme mostro che provocava terremoti in Giappone.

Un mostro davvero grande, con la testa in India, la coda in Giappone e il cuore proprio a Hoi An.

Solo con i pali che sostenevano il ponte infilzati nel cuore, questa creatura sarebbe morta.

 

Lasciamo il ponte ed entriamo a tutti gli effetti nella parte giapponese della città, dove non mancano le dimore storiche abitate per secoli dalle famiglie dei mercanti.

 

Le dimore storiche e i templi di Hoi An

Vietnam – Hoi An – Cosa vedere

Nonostante la città sia divisa virtualmente in due zone, tutti gli edifici di Hoi An risentono delle influenze giapponesi, cinesi e vietnamite. Questo perché, quando i giapponesi abbandonarono Hoi An, subentrarono i cinesi, i quali abitarono le case precedentemente appartenute ai giapponesi, apportando una serie di modifiche.

Vu, la nostra guida, ci fa subito notare gli elementi che caratterizzano gli edifici della parte giapponese della città.

Partendo proprio dalla pianta degli edifici, ci spiega che entrando si incontra subito la parte adibita a negozio. Poi la zona giorno, il cortile, le stanze per la notte e infine la cucina.

Alzando lo sguardo, notiamo che le case hanno sempre due soffitti. Vu ci spiega che il più alto è il “soffitto della tartaruga” ed è di buon auspicio perché la tartaruga è simbolo di longevità, quindi di durevolezza delle cose.

Dal canto loro le case cinesi/vietnamite hanno tutte un cortile interno e nella parte sinistra dell’abitazione stessa c’è sempre un altare. Se la famiglia non è religiosa, l’altare è dedicato ai propri defunti.

Piccola curiosità: l’altare si trova a sinistra perché la sinistra è la parte del cuore e questo riferimento (spoiler) lo troveremo altre volte durante il nostro viaggio in Vietnam.

Ricchi di tutte queste informazioni, iniziamo visitando la Casa di Phung Hung.

 

Casa di Phung Hung e Casa di Tan Ky

Vietnam – Hoi An – Cosa vedere

Pur trovandosi nella parte giapponese della città, vicinissima al ponte, la Casa di Phung Hung racchiude in sé le caratteristiche dell’architettura vietnamita, cinese e giapponese.

Si tratta di un edificio costruito nel 1780 per lo più in legno, che fungeva sia da abitazione privata, che da negozio.

Sicuramente, una delle cose più suggestive, è affacciarci dal balconcino del secondo piano e dare un’occhiata dall’alto al centro storico di Hoi An.

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Tra le altre residenze di Hoi An, c’è la Casa di Tan Ky, dove sono molto evidenti i segni di alluvioni che hanno colpito la città nel corso degli anni.

Anche qui sono ben riconoscibili le influenze giapponesi, cinesi e vietnamite.

Le abitazioni storiche son numerose qui in città, ma queste sono probabilmente le più caratteristiche e quelle che non possono mancare durante una visita.

Vu ci fa anche notare che tutte queste abitazioni hanno un comune denominatore: sono gialle.

E sapete perché? In estate a Hoi An fa molto caldo e il giallo rende più freschi gli interni.

 

Dalle abitazioni passiamo ai templi, più numerosi nella parte cinese.

Questi edifici avevano non solo una funzione religiosa, ma anche lo scopo di riunire le diverse etnie cinesi in base alla loro provenienza. 

Tipico esempio, il tempio di Phuc Kien, utilizzato anche come luogo di ritrovo per i cinesi provenienti dalla provincia di Fujian. 

 

Phuc Kien Hoi Quan

Vietnam – Hoi An – Cosa vedere

Uno dei templi più belli e conservati è Phuc Kien Hoi Quan, un luogo di culto che vale assolutamente la pena di visitare.

E’ dedicato a Thien Hau Thanh Mau, protettrice dei fiumi, dell’acqua, del denaro e dei bambini. 

La prima cosa che colpisce è il maestoso ingresso che introduce al grande cortile decorato con elementi piuttosto sfarzosi.

Vu ci fa subito notare che nella parte cinese di Hoi An i templi hanno tre porte d’accesso.

Al centro passava l’imperatore, a sinistra gli uomini (come abbiamo detto prima, la sinistra è la parte del cuore, quindi simboleggia il proprietario della casa), mentre l’ingresso di destra era riservato alle donne.

Vietnam - Hoi An - Cosa vedere
E qui una piccola curiosità che ci ha fatto parecchio sorridere.

Sapete come si spiega il fatto che le donne passassero dalla porta di destra? Semplice: women are always right, cioè le donne hanno sempre ragione!

Dategli torto!

L’interno ha i tipici elementi di culto cinese, tra i quali le spirali di incenso che scendono dal soffitto e che simboleggiano la connessione tra cielo e terra, tra divinità e persone comuni.

Il valore aggiunto è stato proprio Vu che ci ha spiegato tantissime cose delle quali ignoravamo l’esistenza.

 

Prima di lasciare Hoi An, rimane un’ultima cosa da fare: visitare il mercato cittadino, frequentato da locali e molto caratteristico, autentico soprattutto durante le prime ore del giorno, quando i turisti sono ancora pochi.

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Le lanterne di Hoi An

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Hoi An è una città famosa in tutto il mondo per la lavorazione della seta.

Le lanterne, realizzate interamente in seta e bambù, sono il simbolo del Vietnam per eccellenza. Sinonimo di fortuna, prosperità e speranza, sono appese praticamente ovunque qui a Hoi An e non mancano sicuramente davanti all’ingresso di ogni abitazione.

Il mio consiglio è quello di visitare almeno una fabbrica della seta per conoscere tutti i processi della lavorazione di questo materiale che ha fatto di Hoi An una delle città commercialmente più importanti per secoli.

In queste fabbriche vengono spiegati tutti i processi della lavorazione, dall’allevamento del baco al prodotto finito.

Inevitabile finire la visita in un negozio dove ci si può sbizzarrire con gli acquisti. Sicuramente le lanterne di seta sono i prodotti artigianali più caratteristici, ma troverete anche tanti capi di abbigliamento e bellissimi foulard.

Tornando nello specifico alle lanterne, se la vita notturna non fa per me, qui a Hoi An devo assolutamente fare un’eccezione.

Impossibile perdersi l’accensione delle lanterne di seta che ogni sera illuminano le strade della città e il fiume Thu Bon.

 

Saranno le lanterne e l’atmosfera che creano, sarà il fiume che rende sempre una città ancora più bella di quello che già è, ma Hoi An è per me una delle città più affascinanti del Vietnam.

Un po’ turistica forse, ma sicuramente incantevole e assolutamente da vedere.

 

Visitare il centro storico – Biglietto d’accesso

Vietnam – Hoi An – Cosa vedere

Per visitare gli edifici del centro storico è necessario acquistare un biglietto di accesso che attualmente costa 120.000 VDN (3,95 euro – 2025), che consente l’ingresso a cinque edifici storici a scelta.

I biglietti sono acquistabili nelle biglietterie situate all’ingresso del centro storico e non nelle singole attrazioni.

 

Adesso avete tutte le informazioni necessarie per visitare Hoi An.

Se volete proseguire con noi il viaggio in Vietnam, cliccate qui.

 

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