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Bertinoro

Una giornata nella Città dell’Ospitalità

Bertinoro – Cosa vedere in un giorno

Metti una giornata di sole, la poca voglia di stare a casa e la tanta voglia di scoprire qualcosa di nuovo.

Allora cosa fare?

Tra le tante possibilità ce n’è una che più delle altre mi attira: andiamo a Bertinoro.

Ideale per una gita in giornata, a circa 80 km da Bologna, 15 da Forlì e meno di 12 da Cesena, Bertinoro è un piccolo borgo medievale adagiato sul monte Cesubeo.

 

Un po’ di storia

Bertinoro – Cosa vedere in un giorno

Le origini del nome, come spesso succede, sono legate ad una leggenda e questa leggenda ha come protagonista Galla Placidia.

Si racconta che la famosa figlia dell’imperatore Teodosio assaggiò un sorso di albana che le venne offerto in una brocca. Fu in quel momento che Galla Placidia affermò: “Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro“.

Galla Placidia sarà sicuramente rimasta entusiasta del vino, ma più probabilmente – sicuramente, direi – il nome si deve a due pellegrini provenienti dalla Britannia che si fermarono sul colle Cesubium costituendo il primo nucleo della città.

Il paese, quindi, iniziò a formarsi in epoca romana, per poi prendere parte dell’aspetto attuale nell’Alto Medioevo.

Quando durante le invasioni barbariche la rocca del vicino Monte Maggio venne abbattuta, gli abitanti si traferirono proprio qui, a Castrum Brittinori, allora governato da una dinastia locale.

Il borgo passò poi sotto il dominio degli Asburgo ed infine del Papato, sorta comune a molti paesi della Romagna.

 

Ma veniamo a noi.

E’ una bella giornata di sole e la prima cosa che si vede già da lontano – e la prima che abbiamo visto entrando in paese – è la Rocca.

 

Rocca di Bertinoro

Bertinoro – Cosa vedere in un giorno

La Rocca di Bertinoro è stata costruita nel X secolo a scopo difensivo, inespugnabile e inespugnata.

Nel corso dei secoli è stata residenza dei Signori di Bertinoro, dai Malatesta, ai Borgia, agli Sforza, anche se il nome più altisonante è probabilmente quello di Federico Barbarossa. Ma è stata anche una prigione, una base militare e la sede vescovile, tanto che oggi al suo interno è allestito il Museo Interreligioso.

Come è normale che sia, la Rocca è circondata da possenti mura e nelle mura è ben evidente una porta, la Porta del Soccorso.

Bertinoro – Cosa vedere in un giorno

Porta del Soccorso

La Porta del Soccorso ci rimanda indietro nel tempo, al 1173, quando la città di Ancona si ritrovò assediata dalle truppe dell’Arcivescovo Cristiano di Magonza (Cristiano è proprio il nome, non un aggettivo).

Fu allora che i bertinoresi, guidati da Aldruda Frangipane, Contessa di Bertinoro, decisero di correre in soccorso della città e dei suoi abitanti, uscendo da questa porta diretti verso le Marche.

 

Qualche passo – Bertinoro è deliziosa, ma piccolina – ed ecco il cartello che ci indica la Strada della Vendemmia.

Senza ombra di dubbio, seguiamo le indicazioni. Ma di cosa si tratta?

 

Strada della Vendemmia e Strada dei Mestieri

Bertinoro – Cosa vedere in un giorno

La Strada della Vendemmia è di fatto un sentiero, in parte panoramico, nel quale sono collocate 7 tele dipinte da altrettanti artisti locali che hanno voluto rappresentare la vita nella vigna.

Non vi porterà via molto tempo, quindi vi consiglio questa passeggiata, fosse altro che per la vista sui tetti del borgo.

Oltre a queste opere d’arte contemporanee, ce ne sono altre lungo la Strada dei Mestieri, la cosiddetta Custarèna, che parte dall’inizio di Via delle Mura. Questa volta, però, le opere ricordano le antiche tradizioni di Bertinoro.

 

Piazza della Libertà

Bertinoro – Cosa vedere in un giorno

Dopo una piacevole passeggiata per le stradine strette e acciottolate del borgo, ci ritroviamo quasi senza accorgercene in Piazza della Libertà, dove si affacciano Palazzo Ordelaffi, sede del Comune di Bertinoro, e la Cattedrale di Santa Caterina d’Alessandria.

Bertinoro – Cosa vedere in un giorno

Piazza della Libertà

Se come me cercate la facciata della Cattedrale per una foto, rimarrete delusi.

La cattedrale, infatti, non ha una vera e propria facciata e sapete perché?

Quando venne costruita, il Palazzo del Comune non godeva esattamente di ottima salute e l’allora vescovo pensò di demolirlo lasciando posto alla chiesa. Ma le dispute tra il sacro e il profano non riguardano solo Peppone e Don Camillo, così i membri del Consiglio Comunale decisero di ristrutturare il palazzo costringendo il vescovo a rivedere i suoi progetti. Ci fu però una gentile concessione: la torre venne abbassata e il materiale di scarto utilizzato per la costruzione del campanile.

All’interno c’è un bellissimo crocifisso ligneo scolpito da un pellegrino con il legno di un fico del giardino in segno di ringraziamento per l’ospitalità.

E proprio per rimarcare l’ospitalità dei bertinoresi, la cosa più curiosa della piazza è probabilmente la Colonna dell’Ospitalità.

Bertinoro – Cosa vedere in un giorno

Colonna dell’Ospitalità

Si dice che nel XIII secolo le famiglie dei nobili si litigassero i forestieri da ospitare.

Come risolsero i problema?

Proprio costruendo questa colonna con 12 anelli. Ad ogni anello corrispondeva il nome di una famiglia. I forestieri che arrivavano a Bertinoro legavano qui i loro cavalli e in base all’anello che sceglievano – ovviamente nel modo più casuale possibile – erano destinati ad essere ospiti di una delle 12 famiglie.

 

Adesso il pezzo forte: il panorama.

Bertinoro – Cosa vedere in un giorno

Il Balcone della Romagna

Proprio dalla piazza, infatti, si gode di una bellissima vista sulla Romagna. Dritti davanti a noi Cervia e Cesenatico, il mare.

Non a caso e non a torto, Bertinoro è conosciuto come “il Balcone della Romagna”.

Finale col botto, ma c’è ancora una cosa da fare.

Risaliamo in macchina e puntiamo il navigatore verso Polenta, una frazione di Bertinoro, dove c’è la graziosa Pieve di San Donato a Polenta, la chiesetta nella quale si fermò diverse volte Dante Alighieri a pregare e alla quale Giosuè Carducci dedicò una poesia, La Chiesa di Polenta.

Ecco la chiesa. E surse ella che ignoti

servi morian tra la romana plebe

quei che fûr poscia i Polentani e Dante

fecegli eterni.

Forse qui Dante inginocchiossi?

Bertinoro – Cosa vedere in un giorno

Pieve di San Donato a Polenta

Che dire, non poteva esserci conclusione migliore.

E’ stata proprio una fantastica giornata, compreso il pranzo tutto romagnolo all’Osteria della Serafina, che consiglio vivamente.

Insomma, che decidiate di venire a Bertinoro perché è la Città dell’Ospitalità, il Balcone della Romagna o la Città del Vino, non ha importanza. L’importante è non perderla!

 

 

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