Trentinara
Nel borgo dell’amore, tra leggende e panorami mozzafiato
Trentinara – Cosa vedere – I borghi del Cilento
A circa 55 km di distanza da Salerno e quasi 18 da Paestum, Trentinara è un borgo dall’aspetto tipicamente medievale.
Si trova a 606 metri di altezza – una posizione decisamente panoramica – e per questo è conosciuta da tutti come la Terrazza del Cilento.
Proprio per la sua posizione, la zona dove poi sarebbe sorta Trentinara fu scelta dalle popolazioni della costa come rifugio durante le invasioni saracene. Così, nell’800 nacquero i primi nuclei abitativi.
E ora il nome, Trentinara.
Pare che questo nome un po’ curioso derivi dalla paga – trenta denari, appunto – corrisposta ai custodi dell’acquedotto che in epoca romana raggiungeva Paestum, ma c’è anche chi sostiene che il nome si rifaccia a misure terriere.
Quale delle due spiegazioni sia quella vera è difficile a dirsi. La cosa certa è che Trentinara è sicuramente il paese dell’amore.
Vediamo perché.
Trentinara e l’amore
Trentinara – Cosa vedere – I borghi del Cilento
La Via dell’Amore che tutti conoscono è quella delle Cinque Terre, che collega Riomaggiore a Manarola, ma anche Trentinara ha la sua, che è sicuramente meno famosa, ma non per questo meno bella e noi vogliamo iniziare la nostra passeggiata proprio da qui.
La stradina che attraversa il borgo e collega la piazza del paese con la terrazza panoramica, è abbellita da maioliche dipinte a mano dall’artista Sergio Vecchio. Sulle maioliche, più o meno grandi e più o meno colorate, sono sempre riportati versi di poesie, tutte con lo stesso comune denominatore: l’amore.
E si va avanti così, leggendo versi più o meno famosi, fino a quando ci si ritrova davanti alla Preta ‘Ncatenata, che è un po’ il simbolo di Trentinara.
Si tratta di due massi incastrati in modo naturale tra loro, che simboleggiano l’amore eterno di Saul e Isabella.
Chi sono Saul e Isabella? Ve lo dico subito, vi racconto la leggenda della Preta ‘Ncatenata ambientata, ovviamente, a Trentinara.
Saul era un brigante, ma non un brigante qualsiasi, addirittura il capo dei briganti, mentre Isabella era la figlia di un marchese. Il solito amore contrastato a causa delle differenze sociali, penserete voi. Più o meno. Infatti, i due ragazzi si innamorarono follemente, ma il padre di lei ostacolò in tutti i modi la loro relazione, addirittura mettendo in campo le guardie. Accortisi del pericolo, i due ragazzi si baciarono per l’ultima volta e, abbracciati, si lanciarono nel vuoto. Ecco, i due massi rappresentano proprio i due innamorati e il loro ultimo abbraccio.
Prima di arrivare nel punto più panoramico del paese, si passa dalla Terrazza degli Innamorati, dove proprio di recente – nell’estate 2021 – sono state collocate due panchine rosse sormontate da installazioni che ovviamente hanno l’intento di celebrare ogni forma di amore.
Nella piazza, l’immancabile statua che ricorda i due amanti e anche un cartello “stradale” che invita gli innamorati a baciarsi.
Più che un invito, a pensarci bene, ha tutto l’aspetto di un imperativo: “Kiss… please!”
Il centro storico
Trentinara – Cosa vedere – I borghi del Cilento
Il centro storico, con i vicoli e le case in pietra, le piazzette e le chiese, è decisamente carino e molto tranquillo.
Le chiese non mancano di certo, dalla chiesa della Madonna del Rosario a quella di Santa Maria Assunta, che si trova nella piazza principale di Trentinara, senza dimenticare la chiesa di San Nicola, in pieno centro storico.
La chiesa di San Nicola è probabilmente la più famosa di Trentinara. Si dice che al suo interno fosse custodita la statua del Santo, poi rubata e portata nella chiesa di Monte Cicerale, dove si trova ancora oggi. Questo secondo la tradizione, perché fonti storiche più attendibili parlano di uno spostamento volontario. Infatti, a Trentinara si praticava prevalentemente il rito greco-ortodosso e una statua che raffigurava un santo cristiano sarebbe andata distrutta se non fosse stata messa in salvo
La chiesa della Madonna del Rosario, invece, ha origini molto antiche. Nonostante molte opere al suo interno siano state trafugate, la chiesa rimane comunque piuttosto interessante dal punto di vista artistico, grazie a recenti restauri che le hanno conferito l’antico aspetto.
Ma c’è un’ultima cosa da fare se passate qui, ma solo se siete particolarmente temerari: il Volo dell’Angelo. Io passo, tutto questo coraggio non ce l’ho, preferisco continuare “via terra” la mia giornata alla scoperta dei borghi del Cilento.
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