“…Ecco là le luci di San Luca…”
Sotto il portico più lungo del mondo, Patrimonio dell’Umanità
Santuario della Madonna di San Luca e Portici di San Luca
Avete voglia di fare quattro passi, o meglio 489 scalini e un po’ di fatica?
Indossate un paio di scarpe comode e venite con me a San Luca, il santuario della mia città.
Ogni bolognese ha detto almeno una volta nella sua vita la famosa frase “Se succede, vado a San Luca a piedi”. Per il buon esito di un esame all’università, per la maturità, anche solo per scommessa, io oggi lo faccio perché mi sento particolarmente atletica e per vedere quanto è bella la mia città dall’alto del Colle della Guardia.
E sapete qual è la cosa bella? Potete farvi questa bella camminata anche se piove.
Eh sì, perché per raggiungere il santuario si percorre un lungo portico che parte da Porta Saragozza e che con i suoi 3796 metri e le sue 666 arcate, porta dritti dritti all’interno della basilica.
Bologna è famosa per i suoi portici, lo sapete tutti.
Nel loro complesso, i Portici di Bologna sono i più lunghi al mondo e raggiungono circa i 62 km, di cui 42 solo all’interno del centro storico.
La mia città detiene proprio un bel record!
E non solo! Dal 28 luglio 2021, i Portici di Bologna sono stati addirittura dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Ma per conoscere proprio tutto sui Portici di Bologna, cliccate qui.
Allora se siete pronti, possiamo partire e lungo il percorso vi racconterò tante cose interessanti.
La salita inizia ufficialmente dall’Arco del Meloncello ma io, che sono temeraria e soprattutto molto sportiva, stamattina ho iniziato il mio percorso ben prima.
Ok, sto solo tentando una giustificazione nel caso in cui la mia salita fosse un po’ più lenta del previsto…
Arco del Meloncello
In condizioni normali, dall’Arco del Meloncello alla Croce si impiegano circa 30 minuti.
I-pod rigorosamente nelle orecchie e via!
La salita e il portico
Santuario della Madonna di San Luca e Portici di San Luca
Il primo tratto di portico mi dà quasi la speranza che anche io ce la possa fare senza troppa fatica.
Targhe di dedica… proprio così, perché questo portico simbolo della città è stato costruito unicamente grazie alle donazioni dei bolognesi, che in questo modo hanno permesso che la Madonna ogni anno potesse raggiungere la Cattedrale di San Pietro partendo dalla Basilica di San Luca in qualunque condizione atmosferica.
Quasi quasi potrei approfittarne per una pausa, ma non vorrei farmi vedere già stanca da tutti quelli che alla velocità della luce mi sorpassano.
Intanto, però, vorrei raccontarvi qualche aneddoto.
Quando è stata costruita la Basilica di San Luca?
Santuario della Madonna di San Luca e Portici di San Luca
La costruzione della prima chiesetta – niente a che vedere con l’attuale santuario – risale al 1192 quando una giovane donna, Angelica Bonfantini, la fece costruire sul Colle della Guardia. Al suo interno era custodita un’immagine della Vergine portata fin qui da un eremita greco, Teocle Kmynia.
Mentre si trovava in pellegrinaggio a Costantinopoli, all’interno della chiesa di Santa Sofia, Teocle notò un’immagine della Madonna con il Bambino dipinta, secondo la tradizione, proprio dall’evangelista Luca. Teocle non vide solo l’immagine, ma anche una scritta che indicava quale doveva essere la corretta collocazione del dipinto. Bisognava portare l’icona sul Colle della Guardia. Ma dove si trovava il Colle della Guardia? Teocle non ne aveva mai sentito parlare, così si recò a Roma e lì incontrò un senatore bolognese che gli indicò il percorso e l’immagine venne finalmente portata nella chiesetta fatta costruire da Angelica.
Ma torniamo alla nostra camminata.
Fin qui non c’è neanche tanto male, ma davanti a me ancora tante scale… troppe!
Prendo coraggio e con nonchalance inizio a salire.
Poi noto il cartello alla mia destra, sulla strada. Bologna è finita. Oh, mamma mia, non starò mica superando le Colonne d’Ercole? Sono ancora in tempo per ripensarci, ma nelle orecchie suona improvvisamente “Never gonna give you up”. Erano anni che non sentivo questa canzone di Rick Astley, sarà un segno del destino e non mollo!
Vedo in lontananza la Curva delle Orfanelle e questo è già un buon segno.
Tutto sommato sono quasi a metà percorso.
Ma per quelli di voi che non sono di Bologna,
Cos’è la Curva delle Orfanelle? Perché si chiama così?
Santuario della Madonna di San Luca e Portici di San Luca
La Curva delle Orfanelle è un punto chiave della salita al Santuario di San Luca. Un punto in cui a strada è particolarmente ripida, con una pendenza del 18%. E lì la fatica si fa sentire, soprattutto se si decide di salire in bicicletta… ma per fortuna questo non è il mio caso.
La curva prende il nome dall’istituto gestito da religiose attivo dal 1930 al 1990, che dava ospitalità alle bambine orfane. Ora l’istituto è diventato un condominio, ma la Curva delle Orfanelle rimane sempre la Curva delle Orfanelle!
E mentre arranco cercando di pensare che non manca poi tanto, passa a fianco a me il San Luca Express, il trenino che collega la città al santuario. Ma era così necessario salire a piedi???
Se poi penso che anni fa c’era anche la funivia che portava a San Luca… vedevo il pilone dalla terrazza di casa dei nonni, mi piaceva tanto guardarlo con il cannocchiale per vederlo più da vicino. Ma niente… nel 1976 la funivia è stata chiusa e al suo posto c’è un servizio di navette, appunto.
Basta, dai, concentriamoci sulla salita. Ancora l’ultimo sforzo.
D’altra parte, il mondo è fatto a scale!
Da qui, però, comincia a delinearsi un bellissimo panorama e inizio ad avere le prime soddisfazioni.
Altra soddisfazione: raggiungo la cappella del XIII mistero del rosario. Ancora due e ci siamo!
Ma intanto un’altra domanda.
Come nasce la tradizione di venerare la Madonna di San Luca?
Santuario della Madonna di San Luca e Portici di San Luca
Si narra che la primavera del 400 fosse molto piovosa, così i bolognesi si affidarono alla Madonna perché il raccolto non venisse completamente distrutto. Il 5 luglio del 1433 portarono in processione l’immagine della Madonna con il Bambino e una volta arrivati a Bologna, smise di piovere.
Miracolo compiuto e da quel momento, ogni anno l’immagine sacra viene portata nella chiesa di San Pietro, in Via dell’Indipendenza, per poi essere riportata al santuario il sabato successivo. Ogni bolognese sa per certo che il giorno in cui la Madonna viene portata a Bologna, la pioggia non può mancare!
Raccontando, raccontando, ci siamo!
Guardate! La Croce!
Questo significa proprio che siamo a destinazione.
Beh, in fin dei conti non ci ho messo tanto e se devo essere sincera, non sono poi così stanca. Quasi quasi si può rifare…
Anzi, si può continuare!
La terrazza
Santuario della Madonna di San Luca e Portici di San Luca
Visto che da aprile 2017 è possibile salire sulla terrazzina panoramica e godere di uno stupendo panorama a 180° gradi sulla zona circostante, perché non andare?
Questa bellissima iniziativa è gestita dall’associazione Succede Solo a Bologna. Con un contributo di soli 5,00 euro, il gioco è fatto.
Cliccate qui per avere tutte le informazioni.
Per un’atleta come me, cosa sarà salire altri 100 gradini di un’antica scala a chiocciola?
Quando arrivo sulla terrazza, però, il panorama mi ripaga della fatica.
Adesso è ora di scendere, ma la discesa per me è anche peggio della salita e non scivolare è una vera impresa.
L’interno
Santuario della Madonna di San Luca e Portici di San Luca
Arrivata all’interno della basilica, mi godo questa meraviglia, costruita tra il 1723 e il 1757 in sostituzione della precedente chiesetta da Carlo Francesco Dotti.
Dietro l’altare è custodita l’immagine della Madonna. Poi siamo in dicembre e c’è anche il presepe, valore aggiunto.
Voi che ne pensate, vale la pena fare un po’ di fatica e spingersi fin qui?
Secondo me decisamente sì!
Eh, Bologna sarà pure “la Rossa”, ma questo santuario e la sua storia dimostrano come i bolognesi siano fortemente legati anche alla Madonna di San Luca.
Come raggiungere la Basilica di San Luca
Santuario della Madonna di San Luca e Portici di San Luca
Il modo più suggestivo per raggiungere la basilica è sicuramente a piedi. Percorrete il portico che collega Porta Saragozza al santuario e vi posso garantire che non avrete rimpianti.
Se invece non avete molto tempo e preferite spostarvi con mezzi pubblici, avete due possibilità:
Da Villa Spada (Via di Casaglia, 3) parte il bus 58, mentre il San Luca Express, un trenino turistico munito di audioguida, collega Piazza Maggiore alla Basilica di San Luca.
Il sito della TPER vi fornirà tutte le informazioni utili su come raggiungere Villa Spada.
Se siete automuniti, è ancora più facile: impostate il navigatore su Via di San Luca 36 e il gioco è fatto!
Non mi rimane che augurarvi BUONA VISITA!
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