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Central Park

Una passeggiata nel polmone verde della Grande Mela

Central Park – Cosa vedere

I parchi e i giardini a New York non mancano di certo, dai più piccoli e nascosti ai più grandi e conosciuti.

E Central Park è sicuramente il più conosciuto, quindi una passeggiata tra i viali di questa città nella città non può assolutamente mancare durante una vacanza nella Grande Mela.

Grande quanto un paese, questo parco cittadino, il polmone verde di New York, venne creato nel 1858 da Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux in quella che era un’area paludosa e malsana. Infatti – non lasciatevi ingannare dalle apparenze – Central Park è un parco artificiale. Può sembrare strano, ma è proprio così.

I due architetti vinsero un concorso indetto dal Dipartimento dei Parchi, ma la vera idea, quella di creare questa smisurata aera verde, venne nientemeno che a William Cullen Bryant, a cui poi venne intitolato il bellissimo e altrettanto conosciuto Bryant Park.

Se guardiamo Central Park su una qualsiasi cartina sembra immenso. In realtà non è il parco più grande della città, ma addirittura il quinto, anche se le misure parlano chiaro: è largo circa 800 metri e lungo più di 4 km e dalla 59esima Strada raggiunge la 110ma.

Quindi, tra laghi, giardini, fontane, sculture e cascate, per vedere almeno gli angoli più caratteristici della parte sud del parco mettete in conto circa tre o quattro ore. Se poi nella visita volete includere anche lo zoo, di certo dovete considerare una giornata intera.

Ma quali sono i punti più caratteristici e imperdibili di Central Park?

Qui troverete qualche spunto, ma il nostro itinerario arriva solamente al Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir, che si trova circa a metà di Central Park.

Cominciamo entrando dalla 5th Avenue.

Prima tappa: The Pond.

 

The Pond

Central Park – Cosa vedere

Central Park - Cosa vedere

The Pond è uno dei tanti laghetti del parco, ma non è sicuramente tra i più conosciuti e normalmente non è compreso nei classici itinerari turistici.

Peccato, perché The Pond, nell’angolo sud-orientale di Central Park, è proprio carino e merita una deviazione.

Basta pensare che intorno al laghetto, a pochi passi dai grattacieli di Manhattan, c’è l’Hallett Nature Sanctuary, una collinetta attraversata da alcuni sentieri molto carini e popolata da diverse varietà di uccelli.

 

Statua di Balto

Central Park – Cosa vedere

Central Park - Cosa vedere

Probabilmente la storia di Balto la conoscete tutti, ma se qualcuno si dovesse essere perso qualcosa, ve la racconto io.

Correva l’anno 1925, era il 19 gennaio (grande data, ragazzi!).

A Nome, in Alaska, era scoppiata un’epidemia di difterite e le medicine disponibili non bastavano a curare tutti.

Bisognava risolvere un grande problema: come si poteva fare perché le medicine arrivassero da Anchorage a Nome? Niente aerei in volo, la ferrovia non copriva tutto il tragitto, era pieno inverno e le strade non erano percorribili. Rimanevano solo i cani, che in quel periodo venivano utilizzati per portare la posta e che oggi gareggiano nell’Iditarod, proprio in ricordo di quell’evento.

Grazie ai cani, l’antitossina arrivò a Nome. Ci mise qualche giorno, certo, ma il risultato fu un grande sì.

Così, in ricordo di quell’evento, nel 1927, a Central Park venne eretta la statua di Balto, il cane che percorse l’ultimo tratto di strada.

L’opera, realizzata da Frederick George Roth, è un ringraziamento a tutti i cani che parteciparono a quella importante staffetta, Togo in testa, che in realtà fu quello che più degli altri si distinse nell’impresa.

Piccola divagazione: se a Balto è stata eretta una statua, Togo è stato addirittura imbalsamato ed esposto all’Iditarod Headquarters Museum di Wasilla, in Alaska.

Dalla statua di Balto, in pochi minuti si raggiunge la Bethesda Terrace.

 

Bethesda Terrace

Central Park – Cosa vedere

Bethesda Terrace è uno dei punti più frequentati di Central Park, sicuramente una delle tappe imperdibili.

Due rampe di scale portano alla terrazza. Da qui la vista su The Lake e sulla Bethesda Fountain, una grande fontana sormontata dall’Angelo dell’Acqua, è davvero bella.

Al livello inferiore c’è The Arcade, una serie di archi che conducono ad una sorta di portico con un particolare soffitto che vale la pena di vedere.

Central Park - Cosa vedere

 

Non molto lontano dalla Bethesda Terrace, c’è Conservatory Water.

 

Conservatory Water

Central Park – Cosa vedere

Il progetto originale di Central Park prevedeva una zona – Conservatory Water, appunto – in cui doveva essere costruita una grande serra in vetro per le piante tropicali.

In realtà, la serra non venne mai realizzata, ma questa zona del parco è comunque molto frequentata e sapete perché?

Per prima cosa, anche qui c’è un laghetto, conosciuto come Model Bat Pond. Il nome già la dice lunga.

Infatti, già da quando Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux lo progettarono, venne pensato come un luogo dove gli amanti del modellismo, grandi o piccini che fossero, potessero sfidarsi con le loro barchette in miniatura.

Ma il pezzo forte – soprattutto per me – è la statua di Alice nel Paese delle Meraviglie.

Central Park - Cosa vedere

Quella di Alice non è l’unica statua in quest’area, perché se guardate bene noterete anche quella di Hans Christian Andersen, l’autore, tra gli altri, di La Sirenetta, Il Brutto Anatroccolo e La Piccola Fiammiferaia.

 

Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir

Central Park – Cosa vedere

Central Park - Cosa vedere

Il Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir è il più grande lago del parco, già compreso nel progetto iniziale di Olmsted e Vaux.

Ai tempi della sua realizzazione, tra il 1858 e il 1862, il lago era utilizzato come bacino idrico e l’acqua che si riversava lì veniva ridistribuita nelle varie parti della città. Tutto questo fino al 1993, quando non lo si ritenne più un metodo sicuro e soprattutto igienico per distribuire l’acqua.

Nel 1994, dopo essere stato dismesso, venne intitolato a Jacqueline Kennedy, che amava in modo particolare quel luogo.

Volete vedere qualche celebrità? Non è difficile incontrare da queste parti attori famosi o star della musica che fanno jogging proprio sulle rive del Reservoir.

Io tanto non li riconoscerei, quindi mi dedico alle foto, e fantastico su come sarebbe bello abitare in uno di quei meravigliosi palazzi dell’Upper West Side.

Dal Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir torniamo verso l’uscita di Columbus Circle, ma non pensate di fare tutto in gran fretta, perché anche da questo lato del parco le cose da vedere non mancano.

Per prima cosa, andiamo verso Belvedere Castle.

 

Belvedere Castle

Central Park – Cosa vedere

Belvedere Castle è la riproduzione di un castello scozzese costruito su di una collinetta.

Il nome non può certo ingannare, quindi salite e godetevi la visuale.

Questo complesso è stato ultimato nel 1872 e – cosa un po’ particolare – nel 1919 venne utilizzato come stazione meteorologica.

Ora, al suo interno ci sono un Visitor Center e un negozio di souvenir.

 

Strawberry Fields

Central Park – Cosa vedere

Central Park - Cosa vedere

Non possiamo lasciare Central Park senza passare da Strawberry Fields, l’area del parco dedicata a John Lennon.

L’8 dicembre 1980, quando Lennon venne assassinato da un suo fan squilibrato, si trovava proprio di fronte al palazzo nel quale abitava insieme alla moglie Yoko Ono, il Dakota Building, che si affaccia su questo lato del parco.

Non fu però un’impresa veloce e neanche facile dedicare al cantante una porzione di parco. Questo perché Lennon era considerato sì un grande artista, ma anche un personaggio politicamente scomodo.

Solo dopo varie peripezie e battaglie, il 9 ottobre 1985, in occasione del suo quarantacinquesimo compleanno, Yoko Ono riuscì nell’intento e questa porzione di parco a forma di lacrima, che va dalla 71esima alla 74esima Strada, venne dedicata a lui.

Immagini, fiori, biglietti, ogni sorta di omaggio al grande artista viene lasciato qui ogni giorno, vicino al famoso mosaico con la scritta Imagine.

E sapete che il famoso mosaico è stato realizzato da artigiani italiani e arriva da Napoli?

Manca all’appello un’altra icona di Central Park, anche questa vista in TV migliaia di volte: Bow Bridge.

 

Bow Bridge

Central Park – Cosa vedere

Central Park - Cosa vedere

Bow Bridge, progettato da Vaux e Mould e realizzato nel 1862, è un ponte esclusivamente pedonale che attraversa uno dei tanti laghetti del parco, The Lake.

E’ in ghisa, bianco, apparentemente un ponte come ce ne sono altri, ma allora perché andare a vederlo?

Il Bow Bridge ha una particolarità: è il ponte degli innamorati, uno dei luoghi più romantici di Central Park.

Sullo sfondo l’Upper Side West, i profili dei palazzi lussuosi, gli alberi, le barchette… in effetti il luogo ideale che non a caso è stato il set di tanti film romantici.

Ora, se avessimo un po’ più di tempo, potremmo riposarci un po’ a Sheep Meadows, un grande spazio verde perfetto per i picnic o per prendere il sole, oppure spostarci verso lo Shakespeare Theatre e lo Shakespeare Garden, dove si trovano i fiori e le piante che sono descritte nelle opere del grande autore inglese, ma oggi proprio non ce la facciamo. 

Dopo aver girato in lungo e in largo Central Park, è arrivato il momento delle solite noiose ma utili informazioni pratiche.

 

Central Park – Come arrivare

Central Park – Cosa vedere

Il mezzo più pratico e veloce per raggiungere Central Park è sicuramente la metropolitana.

Le linee A, B, C e D della metropolitana corrono lungo il lato ovest del parco, con fermate all’altezza della 59th Strada (dove arriva anche la linea 1), 72nd, 81st, 86th, 96th, 103rd, fino a raggiungere 110th Street, al limite nord del parco.

Se preferite entrare dal lato della 5th Ave, le linee N, R e W fermano su 57th Street e su 59th/5th Ave.

Il lato est del parco non è servito da nessuna linea della metro, ma le linee 4, 5 e 6 attraversano L’Upper East Side.

C’è solo l’imbarazzo della scelta!

 

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