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Il Voltone del Podestà

A Bologna si parla con i muri

Bologna – Il Voltone del Podestà

Proprio nel centro di Bologna, dove secondo Dalla “non si perde neanche un bambino”, c’è un angolo che attira da sempre turisti, bambini e curiosi.

In realtà gli angoli sono quattro.

Sto parlando del Voltone del Podestà, che unisce Palazzo del Podestà a Palazzo Re Enzo e sul quale si erge la Torre dell’Arengo.

A Bologna di portici e voltoni ce ne sono a centinaia.

Ma cos’è che rende unico questo voltone? Perché tutti si fermano proprio qui?

La cosa particolare qui è l’acustica.

Se passate sotto il voltone, troverete spesso persone che parlano a un muro. A chi non è mai successo? Solo che in questa magica città può anche capitare di avere una risposta.

Bologna - Il Voltone del Podestà

Posizionandosi nei due angoli opposti del Voltone del Podestà e parlando a bassa voce in direzione del muro, chi si troverà dall’altra parte vi sentirà benissimo.

Nei quattro angoli, sopra ai pilastri che sorreggono il voltone, ci sono altrettante statue che raffigurano i santi protettori della città: San Petronio, il patrono, San Francesco, San Domenico e San Procolo.

Bologna - Il Voltone del Podestà
Bologna - Il Voltone del Podestà
Bologna - Il Voltone del Podestà
Bologna - Il Voltone del Podestà

Le statue sono state realizzate nel 1525 da Alfonso Lombardi.

 

Il Voltone del Podestà negli anni

Bologna – Il Voltone del Podestà

Questo angolo di città affacciato su Piazza Maggiore è da sempre stato un luogo particolarmente frequentato.

Ci si incontrava, vi si teneva il mercato e nel Medioevo venivano addirittura eseguire le condanne capitali per impiccagione, tanto che alzando un po’ lo sguardo si possono ancora notare le travi in legno che servivano per le esecuzioni.

Ma negli anni ha avuto anche una grande importanza dal punto di vista religioso: qui era venerata la Madonna del Popolo, dipinta su uno dei quattro pilastri. Per un periodo il voltone prese addirittura il nome di Voltone della Madonna del Popolo.

Dal 1911 fino al 1998, sotto il Voltone del Podestà c’era anche un albergo diurno, di cui oggi rimangono visibili l’ingresso e l’insegna.

Bologna - Il Voltone del Podestà

Ma torniamo all’acustica.

Si dice che grazie a questa particolare propagazione del suono, i malati di peste potessero confessarsi senza contagiare il sacerdote. I più romantici, invece, pensano che gli innamorati potessero scambiarsi qui in segreto i loro messaggi d’amore o le adultere confessare i loro peccati di cuore.

Qualunque cosa vogliate sussurrarvi, quando passate da Bologna, venite anche voi a provare la magia di questo angolo di città.

 

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