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Riga – Cosa vedere in tre giorni

Il nostro week end alla scoperta della capitale lettone 

Riga – Cosa vedere in tre giorni

Tra le capitali baltiche, Tallin, Riga e Vilnius, non saprei dire esattamente perché abbiamo, o meglio, ho scelto Riga. Un po’ per simpatia, forse, un po’ perché le cose viste alla tv o sfogliando una rivista mi sono piaciute particolarmente.

Adesso non rimane che verificare se questa mia impressione è stata giusta. E me lo auguro! Anche perché il mio compagno di viaggio non pare essere così entusiasta della scelta. 

Si parte, allora! 

 

Un accenno di storia

Riga – Cosa vedere in tre giorni

Affacciata sul Mar Baltico e attraversata dal fiume Daugava, Riga faceva parte della Lega Anseatica, un’alleanza tra le città baltiche che aveva come finalità quella di detenere il monopolio del commercio in Europa settentrionale. 

Prima sotto il dominio della Polonia, poi della Svezia, la Lettonia venne invasa dai tedeschi e divenne successivamente parte dell’Unione Sovietica. Solo dal 1991, con la caduta del regime sovietico, riconquistò la sua indipendenza. Nello stesso anno, Riga è stata proclamata capitale della Repubblica Lettone. 

 

1° giorno

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

Ore   14.30. 

Siamo arrivati in albergo. 

Come al solito, giusto il tempo di lasciare gli zaini, siamo pronti per partire. 

Nonostante sia la città più grande delle Repubbliche Baltiche, il suo centro non è particolarmente esteso. Ma da dove cominciare? 

Il nostro albergo è decisamente in posizione centrale. Gli alberghi a Riga non hanno costi particolarmente elevati, quindi abbiamo optato per la comodità.

Diversamente da quello che facciamo di solito, decidiamo di goderci la città senza ansia e di farci un tranquillo giretto a piedi, giusto per orientarci un po’. Rimanderemo a domani la visita vera e propria, quella con la guida in una mano e la macchina fotografica nell’altra. 

 

2° giorno

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

La seconda giornata inizia nel miglior modo possibile: si va al mercato! 

Poi non siamo tutti contenti allo stesso modo, magari, ma qualcuno dovrà pur farsene una ragione 

 

Mercato Centrale

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

Il Mercato Centrale di Riga, uno dei più grandi e importanti del nord Europa, si trova a pochi passi dalla stazione ferroviaria, in Negu Iela, 7.  

Centraltirgus, Mercato Centrale

Lo vediamo già in lontananza.

Si tratta di un grande complesso costituito da cinque edifici, un tempo rimesse degli Zeppelin, i famosi dirigibili utilizzati durante la Prima Guerra Mondiale.

Visto da fuori potrebbe quasi sembrare un po’ triste ma, come spesso succede, l’apparenza inganna.

Andiamo a curiosare tra le bancarelle. 

Frutta, verdura, pane, latticini, fiori, vestiti, accessori… 

Chi alle 10:00 di mattina cuoce carne, chi prepara patate fritte… 

C’è proprio di tutto ed è veramente impossibile uscire a mani vuote, ma soprattutto a stomaco vuoto. 

A dire la verità, vorrei provare i caratteristici Speka Piradzinicalzoni fatti di pane farciti con pancetta e cipolla, ma forse a quest’ora è troppo anche per me, soprattutto dopo l’abbondante colazione di stamattina. 

Dopo un giro piuttosto lungo, torniamo verso la Città Vecchia e cominciamo dalla Piazza del Municipio.

 

Ratslaukums

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

Già ieri pomeriggio, durante il giretto di ricognizione, avevo notato i bellissimi edifici che si affacciano sulla piazza.

Il primo edificio ad attirare la nostra attenzione, è la Casa delle Teste Nere.

 

Casa delle Teste Nere 

L’edificio che vediamo oggi è una ricostruzione dell’edificio originale, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. 

Casa delle Teste Nere

Il nome è un po’ curioso, non trovate?

Adesso vi spiego da dove ha origine.

Al tempo della Lega Anseatica, durante il periodo di grande splendore della città, in questo palazzo aveva sede la Confraternita dei Mercanti.  C’è chi sostiene che il nome derivi dal fatto che i mercanti indossavano strani copricapi e chi pensa, invece, che abbiano preso il nome dal loro patrono, San Maurizio, di origini etiopi, e quindi scuro in volto.

Da quando il Castello di Riga è in ristrutturazione, la Casa delle teste Nere è la dimora del Presidente della Repubblica Lettone.

Adesso guardate bene a lato del palazzo. Non vedete niente di particolare?

Eh sì, è proprio un albero di Natale stilizzato.

Una curiosità per gli amanti del Natale come me.

Lo sapete che l’Albero di Natale è nato proprio a Riga? La tradizione vuole che nel XVI secolo i mercanti della Confraternita delle Teste Nere addobbarono un pino per festeggiare il Natale che ormai era alle porte e da quel momento… Fermi tutti! A proposito, dobbiamo ricordarci di comprare la palla di Natale per addobbare il nostro albero. Non può mancare un souvenir da Riga.

Ok, Natale a parte, al centro della piazza si trova la Statua di Rolando, uno dei più valorosi paladini di Carlo Magno, quello della famosa “Canzone di Rolando”, giusto per intenderci. Dalla punta della sua spada si calcolano le distanze tra Riga e le altre città lettoni.

Di fronte alla Casa delle Teste Nere, invece, è il Municipio, con la Torre dell’Orologio.

E’ il momento di lasciare la piazza.

Dove andiamo? A visitare la Chiesa di San Pietro.

 

Sveta Petera Baznica

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

Non lontano da Piazza del Municipio, si trova la Chiesa di San Pietro, costruita nel 1209 in mattoni rossi.

Sveta Petera Baznica, Chiesa di San Pietro

Questa bellissima chiesa è uno dei simboli della città, per certi aspetti più importante e famosa della stessa cattedrale.

Cosa la rende unica? Beh, probabilmente la sua guglia, costruita nel 1491. Non che guardando lo skyline di Riga non si vedano campanili, anzi, ma questo è particolare.

Per anni, proprio grazie al suo campanile, questa chiesa, è stata l’edificio più alto d’Europa, raggiungendo i 123 metri di altezza.

Inoltre, è possibile salire in ascensore per ammirare la città dall’alto.

Anche se l’ingresso è a pagamento (attualmente 9,00 euro a persona), non ci perderemo mica un’occasione così?

Panorama

Mi sa proprio che abbiamo fatto bene. Voi che ne dite?

Adesso scendiamo e dopo aver ammirato l’interno della chiesa, usciamo perché proprio sul retro, in Peterbaznicas Iela, c’è la Statua dei Musicanti di Brema.

 

Statua dei Musicanti di Brema

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

Tutti voi conoscerete senza dubbio la famosa favola dei fratelli Grimm, quella in cui un asino, un cane, un gatto e un gallo, ormai vecchi e maltrattati dai loro rispettivi padroni, decidono di andare a Brema per trovare fortuna e diventare musicisti nella banda della città. Durante il percorso…. Ok, non vi racconto tutta la storia, ma perché questa statua si trova qui lo dovete sapere.

Fondamentalmente perché Brema è gemellata con Riga e per questo ha donato alla città questa scultura, ormai diventata una vera e propria attrazione turistica.

Pare porti fortuna strofinare il naso degli animaletti e più in alto si riesce ad arrivare, più fortuna si avrà.

Statua dei Musicanti di Brema

Fortuna media, direi, ma non mi lamento assolutamente!

E ora che si fa?

Per rimanere in tema di animali, andiamo verso la Casa del Gatto, a meno di cinque minuti a piedi da qui.

 

Kaķu Nams

Riga – Cosa vedere in tre giorni

Certo che Riga edifici con nomi curiosi ne ha!

Andiamo a scoprire la storia di questo palazzo.

Subito ci salta all’occhio un particolare. Sul tetto dell’edificio, costruito in stile Art Nouveau, ci sono sculture bronzee di gatti.

Kaķu Nams, Casa del Gatto

Per spiegare il perché di queste curiose sculture, va fatta una premessa.

Proprio di fronte alla Casa del Gatto, quindi alle nostre spalle, si trovano due edifici, i Palazzi della Piccola e Grande Corporazione, che un tempo ospitavano le Corporazioni dei Mercanti, appunto.

Al proprietario di quella che ora è la Casa del Gatto, venne rifiutato l’accesso alla Camera di Commercio Maggiore. Per questo volle vendicarsi e in segno di disprezzo pose sul tetto del suo palazzo due sculture di gatti.

E dov’è lo spregio, chiederete voi…

Semplice! I gatti avevano il sedere rivolto verso la Corporazione e questo non andò giù ai membri dell’associazione. A seguito di una sentenza, i gatti vennero girati perché ritenuti offensivi, ma il proprietario del palazzo aveva decisamente fatto centro!

E adesso che si fa?

Andiamo a visitare la cattedrale.

 

Rigas Doms

Riga – Cosa vedere in tre giorni

La più grande cattedrale protestante della Lettonia è dedicata a Maria e venne costruita nel 1211 per volere del vescovo Albrecht von Buxthoeven.

Rigas Doms, Cattedrale

Distrutta e ricostruita più volte nel corso dei secoli, è in realtà un insieme di stili: romanico, gotico e barocco si fondono fino a creare questa meraviglia.

Ma quello che vale assolutamente la pena di vedere è l’interno, dove si trova un bellissimo organo a 6768 canne ancora funzionante, costruito tra il 1882 e il 1883 dalla ditta Walcker & Sons. Pensate che al momento della sua realizzazione, era l’organo più grande al mondo.

 

E dopo la cattedrale, il castello.

 

Rigas Pils

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

Sulla riva destra del fiume Daugava sorge il bellissimo castello medievale di Riga. 

Rigas Pils, il Castello

Costruito nel 1330, era la dimora del Gran Maestro dell’Ordine dei Livoniani, un ordine monastico militare fondato nel 1202. Residenza ufficiale del Presidente della Lettonia, al suo interno hanno sede il Museo Straniero delle Arti e il Museo della Storia della Lettonia. 

Nel corso dei secoli venne distrutto e ricostruito più volte, fino al 2013, quando un incendio lo colpì parzialmente. Da allora sono in corso i  lavori per la sua ricostruzione e il presidente, come abbiamo già accennato, ha dovuto spostare la sua sede all’interno della Casa delle Teste Nere. 

Un po’ di sosta seduti con le mani in mano sopra una panchina fredda del metrò… no, quella è un’altra storia… Seduti su di una panchina che si affaccia sulla piazza, poi ancora in piedi, pronti per la prossima meta.

 

I Tre Fratelli

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

Questi tre edifici, chiamati i Tre Fratelli , sono tra i simboli incontrastati della città. Si trovano in Maza Pils Iela, a pochi passi dal castello, in pieno centro.

I Tre Fratelli

Verde, giallo e bianco, uno a fianco all’altro, ricordano un po’ i palazzi di Stoccolma che si affacciano su Stortorget. 

Ma torniamo a Riga.

Al numero 17 si trova la più antica casa in pietra della Lettonia, del XV secolo, mentre gli altri due edifici, ai civici 19 e 21, risalgono rispettivamente al XVII e al XVIII secolo.  

Dopo i Tre Fratelli, un’occhiata veloce alla chiesa di San Giacomo ed eccoci davanti alla Porta Svedese, pronti per ripercorrere la sua storia.

 

Zviedru Varti

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

Passeggiando nella parte vecchia di Riga, passerete sicuramente anche voi vicino o attraverso la Porta Svedese, rischiando addirittura di non accorgervene. 

Eh sì, perché non si tratta di una porta d’accesso maestosa come si potrebbe pensare. 

Guardate un po’! 

Zviedru Varti, Porta Svedese

Unica delle otto porte della città rimasta intatta, costruita durante il regno svedese, risale al 1698. 

Esistono diversi aneddoti legati a questa porta. Andiamo a scoprirli! 

Il primo narra di un mercante che avrebbe fatto costruire la porta proprio all’interno della sua casa in modo da evitare di dover pagare i dazi per l’introduzione delle merci in città. Furbetto il nostro amico mercante!

Un altro racconto, decisamente più macabro e inquietante, riporta alla storia dei condannati a morte costretti a passare sotto l’arco. E sapete dove abitava il boia? Proprio nell’appartamento sopra la porta. Il giorno dell’esecuzione sul suo davanzale era poggiata una rosa rossa, segno nefasto degli avvenimenti futuri. Quando si dice abitare vicino al lavoro!

Ma non può esistere racconto o leggenda che non contempli i fantasmi e anche Riga non fa eccezione. 

Pare che qui intorno si aggiri il fantasma di una giovane donna lettone, perdutamente innamorata di un soldato svedese. Una volta scoperto il loro amore clandestino, la ragazza venne uccisa e murata nell’edificio. 

Si dice che attraversare l’arco porti fortuna agli innamorati. Non proprio a tutti, magari! Chiedetelo al fantasma…

 

Di leggenda in legenda, siamo ormai davanti alla Torre delle Polveri.

 

Pulvertornis

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Questo bastione in mattoni rossi risale al 1330 ed era parte integrante delle mura della città.

Ma perché si chiama Torre delle Polveri? Perché nel XVII secolo era utilizzato come deposito per le polveri da sparo, appunto.

 

Ormai possiamo dire di aver scandagliato la Città Vecchia in lungo e in largo, senza aver lasciato niente di inesplorato.

E’ il momento di dedicarci alla Città Nuova, diversa, ma non meno interessante. 

Iniziamo dal Teatro dell’Opera che, per così dire, si trova proprio a cavallo tra la parte vecchia e la parte nuova di Riga.

 

Latvian National Opera

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Costruito tra il 1860 e il 1863, è stato realizzato in stile classico e definitivamente aperto nel 1863. 

Latvian National Opera, Teatro Nazionale dell’Opera

E’ sicuramente di per sé uno splendido edificio, ma il fatto che si trovi immerso nel verde ne aumenta la bellezza.

Immerso nel verde, abbiamo detto… In effetti ci troviamo nel parco cittadino, il Bastejkalna Park. 

 

Bastejkalna Park 

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Il parco cittadino si sviluppa nell’area dove sorgevano le costruzioni difensive della città prima del 1865.  

Il parco è diviso dal Canale di Pilsetas, dove barchette colorate trasportano turisti che vogliono vedere la città da un diverso punto di vista o semplicemente riposare un po’ godendo del bellissimo panorama circostante.

Bastejkalna Park, Parco della Collina del Bastione

Il parco, oltre ad essere ideale per il relax e per trascorrere il tempo libero, è anche il luogo per ricordare le vittime del 20 gennaio 1991, quando le truppe sovietiche attaccarono il Ministero degli Interni. Non solo divertimento, quindi, ma anche riflessione.

Lungo il viale asfaltato che divide in due il parco, invece, si trova il Monumento alla Libertà.

 

Brivibas Piemineklis

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Costruito nel 1935 su progetto dell’architetto Karlis Zale, è alto ben 42 metri.

Nel 1987 fu il punto di ritrovo del Movimento di Indipendenza Lettone e da quel momento è un luogo di incontro per manifestazioni ed eventi politici.

Brivibas Piemineklis, Monumento alla Libertà

La donna scolpita in rame è comunemente chiamata Milda.  

Le tre stelle tra le sue mani rappresentano le tre regioni storiche del paese, Vidzeme, Curlandia e Latgale.  

 

E’ arrivato il momento di spostarci verso il quartiere Art Nouveau, quindi sempre dritto fino a Elizabetes Iela.

 

Quartiere Art Nouveau

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Il quartiere Art Nouveau si snoda principalmente tra Elizabetes Iela, Jura Alunana Iela, Antonijas Iela e Alberta Iela, dove si trova la più alta concentrazione di edifici che rappresentano al meglio questo stile, costruiti tra il 1897 e il 1914 e dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1997.

Elizabetes Iela, Quartiere Art Nouveau

La maggior parte dei palazzi sono stati realizzati da Mikhail Eisenstein, uno dei più famosi architetti della città.

Proprio non me l’aspettavo, perché quando immaginavo l’architettura di Riga pensavo più che altro ad uno stile nordico, ma qui ci sono circa 800 palazzi in stile Liberty o Art Nouveau, che dir si voglia. 

 

Ormai è pomeriggio inoltrato e per tornare verso l’albergo, attraversiamo nuovamente il parco che, ovviamente, di sabato pomeriggio pupula di turisti e ragazzini. Oltretutto qui il tempo è bello e sembra addirittura più caldo che in Italia. Se solo ci fosse un po’ più di sole… ma non ci lamentiamo, dai!

Prima di sistemarci un po’ per la cena, c’è un’ultima cosa da vedere: la Sinagoga.

 

Peitav Shul

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La Sinagoga di Riga è stata costruita nei primi anni del 1900, anche questa in stile Art Nouveau. Detiene un primato: è l’unica sinagoga della Lettonia ad essere sopravvissuta all’Olocausto e tuttora è funzionante. 

 

Ora breve sosta in hotel, cena e altro giretto per vedere Riga by night.

A domani.

 

3° giorno

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

Oggi abbiamo a disposizione solo poche ore e non vogliamo assolutamente sprecarle.

Cosa fare, quindi? Io un’idea ce l’ho: potremmo spostarci verso il quartiere moscovita.

 

Quartiere Moscovita

Riga – Cosa vedere in tre giorni 

Il quartiere moscovita inizia alle spalle del Mercato Centrale. L’aria che si respira è già diversa e l’impatto visivo altrettanto.

Percorriamo Gogoļa Iela, oltrepassiamo il palazzo che ospita la Latvian Academy of Sciences e dal quale si gode di un bellissimo panorama sulla città e raggiungiamo i resti della Grande Sinagoga Corale.

Il 04 luglio 1941 300 ebrei furono rinchiusi all’interno della sinagoga e l’edificio dato alle fiamme. Solo l’intervento dei cittadini scongiurò la catastrofe. I nomi dei 270 eroi-salvatori sono incisi su di una targa. L’uomo il cui volto è inciso nella pietra è Zanis Lipke, che da solo salvò bel 50 ebrei. 

 

Adesso il nostro week end nella capitale lettone sta proprio volgendo al termine. Non ci rimane che tornare verso il centro, mangiare un boccone al volo, prendere i bagagli e tornare in aeroporto.

Il bus 22 ci porterà a destinazione in circa 30 minuti e poi via, si vola di nuovo verso l’Italia in attesa del prossimo viaggio.

 

Conclusioni

Ormai l’avrete capito, Riga è stata una piacevole scoperta, e non solo per me, ma anche per chi inizialmente era un po’ scettico.

Forse non è pubblicizzata abbastanza, ma ve la consiglio. A me è piaciuta più di tante altre città molto più blasonate. 

Nonostante i biglietti dei bus siano decisamente economici, il modo migliore per visitare la città è a piedi e noi siamo specialisti in questo. Quindi, anche per voi, scarpe comode e via!

 

 

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