Seleziona una pagina

Alatri

Il mio viaggio nella Città dei Ciclopi

Alatri – Cosa vedere – I borghi della Ciociaria

Alatri è senza dubbio una delle tappe obbligatorie per chi visita la Ciociaria.

Ha origini molto antiche e si pensa che il primo insediamento, quello da cui poi sarebbe nata la città vera e propria, risalga addirittura al VII a.C.

Il centro storico è racchiuso tra possenti mura e proprio per questo Alatri è conosciuta come la Città dei Ciclopi.

Ma Alatri non è l’unica “città ciclopica” – le città che secondo la leggenda sono state fondate da Saturno – e tutte iniziano con la lettera A.

Quali sono queste famose Città Ciclopiche, allora? E’ presto detto: Arpino, Arce, Anagni, Atina e Alatri, appunto, e nei prossimi giorni ne visiteremo alcune.

Ma veniamo ai giorni nostri e soprattutto al nostro itinerario.

Le porte d’accesso al centro storico sono cinque: Porta San Francesco, Porta San Pietro, Porta Portati, Porta San Nicola e Porta San Benedetto, la più piccola.

Noi entriamo da Porta San Francesco, vicinissima ad un comodo parcheggio.

Il primo impatto con Alatri è decisamente positivo e rispetto ai borghi che abbiamo appena visitato, sembra quasi una grande città.

Appena imboccata Via di San Francesco, sulla sinistra troviamo la chiesa omonima.

 

La chiesa di San Francesco e il Labirinto di Alatri

Alatri – Cosa vedere – I borghi della Ciociaria

La chiesa di San Francesco, eretta nel XIII secolo da alcuni monaci che abitavano in città, è stata rimaneggiata cinque secoli più tardi.

Al suo interno, esattamente nel presbiterio, è conservato il Mantello di San Francesco, una reliquia custodita in una teca e donata dal Santo alla città di Alatri nel 1222, durante il suo soggiorno qui.

Di fianco alla chiesa c’è il convento di San Francesco, al cui interno è conservato un famoso affresco, il Labirinto di Alatri.

Questo affresco, di cui non si conoscono né data, né autore e che è anche conservato in pessimo stato, ha però una particolarità, cioè quella di rappresentare un labirinto con al centro Cristo Pantocratore. Proprio per questo motivo, l’affresco è conosciuto anche come Cristo nel Labirinto e di curiosità in curiosità, se avete mai visitato la Cattedrale di Chartres, in Francia, avrete notato che il labirinto raffigurato nell’affresco è lo stesso di quello riprodotto nel pavimento della chiesa.

 

Terminata la visita alla chiesa e al convento di San Francesco, seguiamo le indicazioni per l’Acropoli.

 

Acropoli

Alatri – Cosa vedere – I borghi della Ciociaria

L’Acropoli, conosciuta anche come Civita, si trova nel centro storico di Alatri, nella parte più alta della città, e risale al VI-VII secolo a.C.

E’ un’area molto vasta, circondata da una robustissima cinta muraria poligonale nella quale si aprono due porte, Porta Maggiore e Porta Minore.

Le mura sono formate da grandissimi blocchi in pietra posti l’uno vicino all’altro.

Ad oggi non si conosce ancora esattamente il metodo utilizzato per la loro costruzione e questo non è l’unico arcano rimasto irrisolto. L’architrave di Porta Maggiore, per esempio, è costituita da un unico blocco calcareo che pesa diverse tonnellate. Se si pensa che le mura sono state costruite oltre 3500 anni fa, queste sono indubbiamente tecniche molto avanzate.

L’Acropoli aveva sicuramente uno scopo difensivo, ma era anche un’area sacra.

La cattedrale di San Paolo si trova proprio in cima all’Acropoli ed è stata costruita nel X secolo sui resti di un antico tempio dedicato a Saturno, per poi essere rimaneggiata nel XIX secolo.

Alatri – Cosa vedere - I borghi della Ciociaria

La costruzione in epoca così antica e i successivi rimaneggiamenti, hanno fatto sì che all’interno e all’esterno della cattedrale siano presenti elementi architettonici di varie epoche.

Le reliquie di papa San Sisto I, patrono di Alatri, sono custodite all’interno della chiesa, racchiuse in un’urna di piombo, mentre il corpo di Sant’Alessandro è stato collocato in fondo alla navata destra. Ma la reliquia più importante e venerata è sicuramente la famosa Ostia Incarnata, un’ostia diventata miracolosamente carne nel 1228 e conservata in una cappella della chiesa.

Ci concediamo un’altra passeggiata lungo il perimetro dell’Acropoli, tra quello che rimane degli antichi insediamenti, ma prima di scendere non dimentichiamoci di dare un’occhiata al panorama.

Alatri – Cosa vedere - I borghi della Ciociaria

Ora scendiamo verso il centro storico, dove ci sono davvero tante chiese, tutte bellissime, come la chiesa di San Francesco, di cui abbiamo già parlato, quella di San Silvestro e la collegiata di Santa Maria Maggiore.

Ed è proprio questa la nostra prossima tappa.

 

Piazza Santa Maria Maggiore

Alatri – Cosa vedere – I borghi della Ciociaria

Alatri – Cosa vedere - I borghi della Ciociaria

L’edificio principale che caratterizza questa piazza è sicuramente la collegiata di Santa Maria Maggiore.

La collegiata di Santa Maria Maggiore è stata costruita nel V secolo sui resti di un tempio pagano e rimaneggiata nel XIII secolo.

Anche in questo caso, come abbiamo già visto con la cattedrale di San Paolo, tutte le modifiche apportate all’edificio originario hanno fatto sì che quello che vediamo oggi non è un edificio nel quale si distingue un solo stile architettonico. Basta dare uno sguardo alla facciata, dove ritroviamo elementi dello stile romanico, ma anche di quello gotico.

Oltre alla collegiata, nella piazza troviamo la chiesa degli Scolopi, edificata nella prima metà del 1700, la Fontana Pia e il Palazzo Conti-Gentili.

Proprio questo palazzo, che si distingue facilmente per la meridiana sulla facciata, è stato la prima sede del Museo Civico.

 

I palazzi di Alatri

Alatri – Cosa vedere

E se ad Alatri ci sono davvero tante chiese, è altrettanto vero che non vanno tralasciati i palazzi storici.

Oltre al Palazzo Conti-Gentili, ricordiamo il Palazzo Grappelli e il Palazzo Gottifredo, poco lontano da qui,

Palazzo Gottifredo, che si trova all’angolo tra Via Emanuele Lisi e Corso Cavour, è facilmente distinguibile per il suo aspetto. Infatti, è costituito da un edificio centrale affiancato da una casa-torre. Costruito in epoca romanica, è stato per lunghi anni residenza del cardinale a cui il palazzo deve il nome e dal 1996 è sede del Museo Civico.

 

Prima di lasciare Alatri, c’è almeno un’ultima chiesa da vedere. Si tratta della chiesa di San Silvestro, costruita nel Medioevo nel tipico stile romanico.

Per raggiungere la chiesa, torniamo verso Porta San Francesco, ma non usciamo. Imbocchiamo Corso Umberto e passiamo prima davanti alla chiesa di San Michele, poi raggiungiamo quella di San Silvestro.

La caratteristica principale di questo edificio religioso, è la cripta, che si pensa sia addirittura antecedente alla chiesa e dove è possibile ancora ammirare un affresco che riproduce un santo benedicente, realizzato in tipico stile bizantino.

 

Le cose principali di questa bellissima città le abbiamo viste.

Certo è che se avessimo avuto un po’ più di tempo, avremmo potuto  dedicarci anche ai dintorni, ma la giornata è davvero piena e risaliamo in auto alla volta di Fumone.

Se volete proseguire con noi il nostro viaggio alla scoperta dei borghi della Ciociaria, cliccate qui.

 

Potrebbe interessarti anche:

 

 

Translate »