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I murales del Rione Sanità

Da Partenope ad oggi, la rinascita di un rione

Napoli – I murales del Rione Sanità

Negli ultimi anni Napoli è stata praticamente invasa dai murales, murales bellissimi, colorati e pieni di significato, che hanno dato un grande contributo a riqualificare zone della città che non godevano certo di ottima fama.

Così come i Quartieri Spagnoli, anche il Rione Sanità è stato al centro di una grande rinascita, che ha visto protagonisti non soltanto gli artisti di strada, ma anche i giovani e gli abitanti del quartiere, che in larga parte hanno finanziato autonomamente le opere.

Ed è proprio dal Rione Sanità, per altro una delle mie zone preferite di Napoli, che voglio iniziare la mia passeggiata tra i murales.

Per arrivare al Rione Sanità, prendiamo la metropolitana e scendiamo alla stazione Materdei.

Non c’è dubbio su quale dei tanti murales vedere per primo.

La scelta è quasi obbligata, non solo per la posizione, ma anche per il concetto che esprime.

Curiosi?

Intanto andiamo verso Salita San Raffaele, che vi racconto.

Per raggiungere Salita San Raffaele, usciti dalla stazione della metro, imboccate Via Amato di Montecassino e al termine della strada girate a sinistra.

Ancora qualche passo e…

 

Partenope e i murales di Bosoletti

Napoli – I murales del Rione Sanità

In questa via, dipinta sulla facciata di un palazzo c’è la fondatrice di Napoli, Partenope.

Napoli – I murales del Rione Sanità

Vi ricordate le leggenda della fondazione di Napoli?

La sirena dell’Odissea, famosa per il suo canto melodioso, non riuscì però ad incantare Ulisse. Disperata per questo fallimento, Partenope si gettò in mare suicidandosi. Il suo corpo raggiunse l’isolotto di Megaride, vicino a Castel dell’Ovo, e si plasmò fondando la città di Napoli.

L’artista argentino Francisco Bosoletti ha realizzato gratuitamente questo murale alto 15 metri sulla facciata di un palazzo e l’intera opera è stata finanziata dai cittadini con l’intento di portare la bellezza nelle strade. Direi che ci sono riusciti, perché il nostro giro tra i murales di Napoli non poteva iniziare in modo migliore.

Non lontano da qui, all’ingresso del Giardino Liberato di Materdei, c’è un altro bellissimo murale dello stesso artista, La Donna nel Giardino, dipinto sulla facciata di un ex convento.

All’interno del giardino, invece, c’è una terza opera di Bosoletti, Le ombre di Napoli. E’ un murale particolarmente significativo, che vuole esprimere l’indifferenza rispetto a tutto quello che accade nella città.

Dopo questi meravigliosi volti di donna, ci incamminiamo verso Via delle Fontanelle.

 

Via delle Fontanelle

Napoli – I murales del Rione Sanità

Quasi in fondo alla strada, prima dell’ingresso del Cimitero delle Fontanelle, che ovviamente vi consiglio di visitare perché per me è uno dei posti più suggestivi di Napoli, c’è la Chiesa di Maria Santissima del Carmine.

Napoli – I murales del Rione Sanità

La prima volta che sono venuta qui, Maria Santissima del Carmine era una chiesa come tante altre, ma adesso ci si ritrova davanti ad un’esplosione di colori.

Il murale è stato realizzato nel 2016 da due grandi artisti cileni di cui sentiremo ancora parlare oggi – Mono e Sebastian Gonzalez – che con l’intervento di Tono Cruz decorarono la facciata della chiesa con una coloratissima fantasia floreale.

Se spostate lo sguardo a sinistra, noterete anche un volto dipinto sulla facciata di una casa.

Sì, perché l’intera Via delle Fontanelle è un continuo susseguirsi di murales.

Quello forse più significativo e divertente è Vir Napule e po’ muor, realizzato dai fratelli Toqué, ma ce ne sono davvero tanti, quindi vale veramente la pena passare da qui.

Napoli – I murales del Rione Sanità

Via Sanità

Napoli – I murales del Rione Sanità

Tra una foto e l’altra, arriviamo al Ponte della Sanità, che dal 2019 è decorato dal murale intitolato Tienime, ca te tengo, di Jerico Cabrera Carandang.

Napoli – Rione Sanità – Itinerario

Questo murale, dipinto sull’ascensore che dalla strada porta in cima al ponte, raffigura due ragazzi che si abbracciano e lancia uno dei più bei messaggi in assoluto: abbracciarsi per sostenersi e proteggersi.

Attraversato il ponte, bastano pochi passi per ritrovarsi in Piazza Sanità, dove ci sono altri due bellissimi murales.

Napoli – I murales del Rione Sanità
Napoli – I murales del Rione Sanità

Il primo, Resis-Ti-Amo, è stato realizzato da Francisco Bosoletti e detiene un primato.

E’ stato il primo murale realizzato sulla facciata di una chiesa e rappresenta una donna ed un uomo che si sorreggono a vicenda, dando come l’impressione di danzare.

L’artista si è ispirato ad una storia vera, la storia di due ragazzi che insieme hanno combattuto contro una brutta malattia.

Di fronte alla chiesa, sul lato opposto della piazza, c’è un altro suggestivo murale, questa volta opera di Tono Cruz.

Si intitola Luce e raffigura i volti di alcuni bambini del quartiere avvolti dalla luce di un grande occhio di bue.

 

Adesso spostiamoci leggermente, perché proprio a ridosso della piazza c’è un vicoletto, Vico Lammatari, dove quello che colpisce di più è il murale di una donna in ginocchio sorretta da un uomo che indossa la maglia n. 10, la stessa di Maradona.

Ma di murales in questo vicoletto ce ne sono tanti. Appena 250 metri e così tante cose da vedere!

 

Ora torniamo su Via Sanità, perché è lì che ci aspetta uno dei murales più instagrammabili del quartiere, quello di Totò e Peppino.

Napoli – Rione Sanità – Itinerario

In questo murale, realizzato dopo il lockdown del 2020 proprio come auspicio di rinascita, Tono Cruz ha rappresentato una famosa scena del film “La Banda degli Onesti, la scena del caffè tra Totò e Peppino.

Di murales ispirati al Principe della Risata oggi ne vedremo tanti, ma si sa, uno dei motivi per cui il Rione Sanità è così conosciuto, è perché in Via Santa Maria Antesaecula c’è la casa natale di Totò.

Noi continuiamo a percorrere Via Sanità, fino a che non arriviamo in Via Vergini.

 

I murales tra il mercato

Napoli – I murales del Rione Sanità

Oltre al colorato mercato e al bellissimo Palazzo dello Spagnolo, c’è un altro motivo per cui sono venuta qui.

In Vico Misericordiella c’è un altro murale, uno dei miei preferiti.

Nel murale sono raffigurati la Madonna e Gesù Bambino, quest’ultimo nell’atto di togliere i demoni dalla testa di un bambino. La cosa particolare è che i protagonisti hanno i tratti somatici afro, indice dell’integrazione nel quartiere.

Napoli – I murales del Rione Sanità

Si intitola Nu ‘mmescà ‘e fantasme cu ll’anguile e rimane un po’ nascosto, ma non passa comunque inosservato, viste le sue dimensioni.

Subito dopo Vico Misericordiella, c’è Vico Buongiorno, un vicolo che fino a qualche anno fa era davvero malfamato, ma dove oggi ci sono altri tre murales, due volti di donna e un terzo che raffigura Mogwly, il protagonista de “Il libro della Giungla”.

Dopo una scorta esagerata di casatiello e taralli comprati in un forno di Via Vergini, lasciamo il Rione Sanità per dedicarci ai murales del centro storico.

Basta attraversare Via Foria e imboccare Via Duomo per trovarsi in pochissimo tempo davanti ad uno dei murales più famosi della città.

Curiosi di sapere di cosa si tratta? Allora cliccate qui e ne vedrete delle belle.

 

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