Seleziona una pagina

Un giorno a Washington D.C.

A spasso per la capitale degli Stati Uniti

Un giorno a Washington D.C.

…Così, nel lontano 2010, ci trovammo ad organizzare un viaggio negli States.

La voglia di rivedere New York dopo appena un anno era forte, ma non si poteva certamente volare oltre oceano solo per qualche giorno e per giunta tornando in un posto già visto. Come avrebbe detto Vicky il Vichingo, allora… Idea! Andiamo a Washington. Washington D.C., intendo. Infatti…

Proprio da quella vacanza negli States nasce l’idea di questo articolo. Perché è possibile visitare Washington D.C., o almeno i luoghi simbolo, anche in una sola giornata, magari partendo da New York, città alla quale Washington ha rubato il titolo di capitale degli Stati Uniti nel 1800.

La prima cosa da tenere in considerazione se si decide di visitare in giornata Washington, sono gli spazi particolarmente ampi, problema che riguarda molte delle città americane. Ma qui, forse per la solennità del luogo, sembra tutto amplificato.

Per questo, quindi, è necessario avere le idee chiare su cosa si vuole vedere e organizzare bene il proprio itinerario.

A dire la verità, se per chi visita altre città è più difficile, per chi si reca a Washington la scelta è quasi obbligata. Non possono mancare il Campidoglio, la Casa Bianca e i numerosi Memoriali.

L’altra cosa da tenere in considerazione… indovinate un po’… è che in questo immenso spazio, noi gireremo unicamente a piedi, quindi, come al solito, preparatevi a camminare tantissimo.

Generalmente, chi sceglie di visitare Washington in una giornata, lo abbiamo detto, lo fa partendo da una città americana, ed è per questo che il nostro itinerario inizierà da Union Station.

 

Union Station

Un giorno a Washington D.C.

Union Station

Union Station non è una semplice stazione. Qui convergono le principali linee ferroviarie degli Stati Uniti, oltre alla linea rossa della metropolitana cittadina. Inutile specificare che è una delle stazioni più trafficate la mondo, con negozi, bar e ristoranti che intrattengono viaggiatori e turisti.

Inaugurata nel 1908, è stata costruita in stile neoclassico, imitando molte delle bellezze italiane.

Nel corso degli anni, ha subito diversi rifacimenti a causa di incidenti ferroviari e danni strutturali causati da eventi atmosferici che hanno messo a dura prova la tenuta della struttura. Non ultimo, il terremoto che ha colpito Washington nell’agosto 2011.

Usciti dalla stazione, siamo su Columbus Circle. Diamo una rapida occhiata alla Fontana di Cristoforo Colombo e poi… basterà alzare lo sguardo per aver ben chiaro quale sarà il prossimo obiettivo.

La grande cupola bianca del Congresso è proprio davanti a noi.

Qualche minuto a piedi lungo First Street e siamo nel cuore governativo degli Stati Uniti.

 

Campidoglio

Un giorno a Washington D.C.

United States Capitol

Il Campidoglio è la sede dei due rami del Congresso degli Stati Uniti, il Senato e la Camera dei Rappresentanti, ognuno stanziato in un’ala dell’edificio.

Realizzato in stile neoclassico tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800 sulla collina di Capitol Hill, è facilmente visibile da ogni parte della città grazie alla sua grande cupola di marmo bianco, sulla cui cima è posta una statua in bronzo simbolo della Libertà.

Non cercate il suo indirizzo, sarebbe inutile. Il Campidoglio, infatti, è privo di indirizzo e di numero civico. Si potrebbe definire “punto zero”, dal quale partono le numerazioni di tutti gli edifici della città.

Nel Campidoglio si tengono le cerimonie di insediamento dei presidenti americani. Fino al 1980 si svolgevano nel lato est, quello che prospetta su First Street, ma dal 1981, con l’insediamento di Ronald Regan, si decise di tenere le cerimonie sul lato ovest, quello che guarda al National Mall.

Il Campidoglio è visitabile internamente. E’ addirittura possibile prendere parte alle assemblee del Congresso. Per tutte le informazioni aggiornate riguardo alle visite, consultate questo link http://www.visitthecapitol.gov/

Prima di aggirare il Campidoglio per raggiungere National Mall, soffermiamoci su altri due edifici che si affacciano su First Street.

 

Supreme Court – Library of Congress

Un giorno a Washington D.C.

Dando le spalle al Campidoglio, alla nostra sinistra c’è il palazzo che ospita la Corte Suprema, la più alta Corte Federale degli Stati Uniti, istituita nel 1789 e composta da 9 giudici. La Corte suprema è l’unico tribunale disciplinato direttamente dalla Costituzione Americana.

Supreme Court of the United States

Sull’altro lato di East Capitol Street, invece, troviamo la Biblioteca del Congresso, la più grande biblioteca al mondo, con 158 milioni di documenti tra libri, manoscritti, spartiti musicali e mappe.

Library of Congress

E’ possibile visitare entrambi gli edifici e se il tempo a vostra disposizione lo consente, ve lo suggerisco.

Ora spostiamoci sul lato ovest del Campidoglio, quello che si affaccia sul National Mall, perché è proprio questo lungo viale che ci porterà alla prossima meta, la Casa Bianca.

Per raggiungere la Casa Bianca, c’è un’alternativa. Potete decidere di percorrere Pennsylvania Avenue, con il famoso Federal Triangle, che ospita alcuni dei più importanti edifici della città, dalla sede dell’FBI, all’Old Post Office, fino al Dipartimento di Giustizia.

Come prima volta a Washington, però, credo che il National Mall sia decisamente più suggestivo.

 

National Mall

Un giorno a Washington D.C.

National Mall

Il National Mall è un lungo viale che collega il Campidoglio al Lincoln Memorial.

Il viale, fiancheggiato da Constitution Ave e Indipendence Ave, è stato progettato nel 1791 da Pierre Charles L’Enfant, anche se venne realizzato molti anni più tardi.

E’ lungo circa 3 km, ma noi ne percorreremo inizialmente meno di due, quelli che ci separano dal Washington Monument.

Tra edifici governativi e musei, che a Washington non mancano di certo, arriviamo all’incrocio con 14th Street, proprio di fronte al Washington Monument.

Resistiamo alla tentazione di andare subito verso l’obelisco, prima voglio vedere da vicino la Casa Bianca.

 

Casa Bianca

Un giorno a Washington D.C.

Se il Campidoglio, lo abbiamo detto, non ha indirizzo, quello della Casa Bianca è ben noto a tutti: 1660, Pennsylvania Ave.

Noi però siamo su Constitution Ave, quindi sul retro, davanti al famoso prato ovale, The Ellipse, dove ogni anno si accende il grande albero di Natale.

White House – The Ellipse

Costeggiando l’edificio, dopo il Visitor Center, ci ritroviamo davanti alla facciata principale.

White House

La costruzione del palazzo iniziò nel 1792 e nel corso degli anni subì svariate modifiche, fino a raggiungere l’aspetto attuale.

Il primo presidente ad insediarsi nella Casa Bianca fu John Adams, il 1° novembre 1800. Da quel momento la Casa Bianca, che allora si chiamava Executive Mansion, divenne la residenza ufficiale di tutti i presidenti americani.

Fu Theodore Roosevelt (attenzione, Theodore, non Franlkin), nel 1901, a dare ufficialmente il nome attuale alla Casa Bianca.             

132 stanze, 32 bagni, 412 porte e 147 finestre sono solo alcuni dei numeri della Casa Bianca, che però non è il più grande palazzo presidenziale al mondo. Questo titolo, infatti, spetta al Palazzo Ak Saray, ad Ankara, mentre la superficie della Casa Bianca è addirittura 1/20 rispetto a quella del nostro Quirinale, che si trova al secondo posto nella classifica dei palazzi presidenziali più grandi al mondo.

E’ possibile visitare la Casa Bianca, ma le prenotazioni vanno fatte con largo anticipo.

Adesso sì che possiamo concentrarci sui Memorial di Washington.

Una piacevole passeggiata per ripercorrere i momenti salienti della storia americana e ricordare i personaggi che hanno fatto grandi gli Stati Uniti.

 

I Memorial di Washington D.C.

 

Washington Monument 

Un giorno a Washington D.C.

Washington Monument

Eccoci finalmente davanti al Washington Monument.

Dedicato al 1° Presidente degli Stati Uniti, l’obelisco, con i suoi 169 metri, è la costruzione più alta della città. Al momento della sua realizzazione, tra il 1848 e il 1884, era addirittura il più alto al mondo.

E’ possibile salire in cima al Washington Monument. I biglietti si possono prenotare gratuitamente sul posto, ma visto il grande afflusso di visitatori, è consigliabile prenotare in anticipo sul sito https://www.recreation.gov/ticket/facility/234635

Guarda!

Il nostro sguardo viene catturato da un tempietto bianco proprio di fronte a noi.

 

Jefferson Memorial

Un giorno a Washington D.C.

Jefferson Memorial

Autore e firmatario della Dichiarazione di Indipendenza, Thomas Jefferson è tra i Padri Fondatori degli Stati Uniti.

A lui è dedicato questo edificio, un tempietto neoclassico che si affaccia sul Tidal Basin. E’ ancora più bello in primavera, circondato dai ciliegi in fiore.  

All’interno si trova la statua in bronzo che rappresenta il 3° presidente con in mano la Dichiarazione d’Indipendenza. Nelle pareti sono incise alcune delle più significative frasi pronunciate da Jefferson.

Una volta usciti dall’edificio, non possiamo fare a meno di notare che la Casa Bianca è esattamente di fronte a noi e non è sicuramente un caso. Tutto qui è stato studiato alla perfezione, la bellezza viene esaltata da piccoli particolari.

Costeggiamo il Tidal Basin e in men che non si dica raggiungiamo il Franklin Delano Roosevelt Memorial.

 

Franklin Delano Roosevelt Memorial

Un giorno a Washington D.C.

A mio avviso il più bello tra i memoriali dedicati ai presidenti americani, quello di Franklin Delano Roosevelt occupa una vasta area all’aperto e commemora il 32simo presidente degli Stati Uniti, l’unico ad essere stato eletto per 4 volte consecutive, da 1932 al 1945.

Quattro mandati come le 4 aree che compongono l’opera e che rievocano i momenti cruciali della sua presidenza, in testa la Grande Depressione che colpì gli Stati Uniti. 

Nel memorial vengono anche rappresentati gli affetti del presidente e le fasi salienti della sua vita:

l’allora First Lady Eleanor,

l’inseparabile cagnolina Fala

e Roosevelt nella sedia a rotelle.

Proprio per la malattia del presidente, questo grande spazio è stato studiato appositamente per agevolare i visitatori con disabilità motorie e visive.

Copiose cascate scorrono sui muri in granito che fanno da sfondo alle sculture. Nel muro sono incise 22 tra le più famose frasi pronunciate dal presidente.

Ora spostiamoci verso il Korean War Memorial.

Lungo il tragitto, incontriamo il monumento a Martin Luther King, il più recente tra i memoriali, inaugurato nel 2011, e l’unico a commemorare un afroamericano nella zona del National Mall.

 

Martin Luther King Memorial

Un giorno a Washington D.C.

Il monumento prende ispirazione in particolare da una frase pronunciata dal leader del Movimento per i Diritti Civili degli Afroamericani durante il famoso discorso “I Have a Dream”, tenuto a pochi passi da qui.

Out of the mountain of despair, a stone of hope

King è raffigurato in un bassorilievo distaccato da altri due pezzi di granito, che rappresentano la “Montagna della Disperazione”, appunto, incoraggiando tutti a proseguire la lotta per i diritti umani.

Nel muro che delimita il memoriale sono incise 14 delle più significative frasi pronunciate nel corso degli anni da Martin Luther King.

 

Korean War Memorial

Un giorno a Washington D.C.

Il Korean War Memorial si compone di tre parti principali e se si potesse guardarlo dall’alto, si vedrebbe un triangolo che interseca un cerchio.

La prima cosa che si nota, sono le 19 statue di acciaio inossidabile alte oltre 2 metri che escono da un fitto bosco e rappresentano uno dei battaglioni che ha combattuto in questo conflitto.

Korean War Memorial

Di fianco alle statue, quasi a fare da cornice, il Memorial Wall, una parete in granito lunga circa 50 metri nella quale sono impressi i volti dei soldati.

Korean War Memorial – Memorial Wall

Il triangolo termina in un cerchio, nella “Piscina dei Ricordi”, Pool of Remembrance, con iscrizioni che ricordano non solo i soldati che hanno perso la vita in questo terribile conflitto, ma anche i feriti, i dispersi e i prigionieri.

Tra il Korean War Memorial e il Vietnam War Memorial, c’è forse l’edificio più conosciuto.

 

Lincoln Memorial

Un giorno a Washington D.C.

L’ultimo dei memorial dedicati ai presidenti che hanno lasciato un segno rilevante nella storia americana, è intitolato ad Abraham Lincoln, 16° presidente degli Stati Uniti, colui che abolì definitivamente la schiavitù.

Proprio a Lincoln, che con Jefferson, Washington e Roosevelt, ha il proprio volto scolpito sul Monte Rushmore, a ulteriore testimonianza della grandezza di questi presidenti, se mai ce ne fosse bisogno.

Lincoln Memorial

36 colonne doriche circondano l’edificio, costruito tra il 1914 e il 1922.

Ma perché proprio 36 colonne? Perché al momento della morte di Lincoln, gli stati americani erano 36.

E’ sicuramente tra i memoriali più conosciuti, soprattutto per aver fatto da sfondo, nel 1963, al famoso discorso di Martin Luther King, “I Have a Dream”. Lo ricorderete sicuramente sulle scale del memorial mentre parlava alla folla disposta lungo la Reflecting Pool.

L’edificio è composto internamente da tre ambienti: in quello centrale si trova la grande statua del presidente seduto su una grande sedia, quasi un trono. La statua è alta 6 metri e poggia su un piedistallo.

Sulla parete di fondo, una frase celebrativa:

Le due stanze laterali sono divise dalla principale da due file di quattro colonne. Nei muri  sono incisi due discorsi del presidente.

Davanti al Lincoln Memorial, si apre la Reflecting Pool.

Sull’altro lato della Reflecting Pool, ai piedi del Washington Monument, si intravede il National World War II Memorial.

 

Reflecting Pool

Prima di tornare verso l’obelisco, però, c’è un’altra cosa da vedere, forse la più suggestiva, il Vietnam War Memorial.

 

Vietnam War Memorial 

Un giorno a Washington D.C.

Inaugurato nel 1922, Vietnam War Memorial è composto da tre parti distinte.

Il punto centrale, quello sicuramente più toccante, è rappresentato dal Memorial Wall, un muro con incisi i nomi dei militari dispersi o che hanno perso la vita durante la Guerra del Vietnam. Il muro, in granito lucido, riflette il panorama circostante, così come i volti e le sagome dei visitatori, in modo da mantenere una continuità tra passato e presente.

Vietnam War Memorial – Memorial Wall

Oltre al muro, sono due i gruppi scultorei che ricordano questo triste evento: The Three Soldiers, un monumento in bronzo che rappresenta tre militari coinvolti nel conflitto, uno bianco, uno nero e l’altro ispanico, e il Vietnam Women’s Memorial, un omaggio alle donne che hanno preso parte alla Guerra del Vietnam.

Siamo passati dalla Guerra di Corea a quella del Vietnam. Ora rimane il monumento che ricorda il più recente tra i conflitti mondiali, la Seconda Guerra Mondiale. Quindi, possiamo tornare verso il Washington Monument, costeggiando la Reflecting Pool.

 

National World War II Memorial 

Un giorno a Washington D.C.

Il National World War II Memorial è costituito da una fontana centrale, con 56 pilastri disposti a semicerchio e 2 archi posti uno di fronte all’altro. Gli archi, Atlantic e Pacific, sono alti 13 metri e nei pilastri sono incisi i nomi degli stati americani. 

Nel muro, le 400.000 stelle dorate rappresentano gli altrettanti soldati che hanno perso la vita nel conflitto.

 

Siamo di nuovo ai piedi dell’obelisco, da dove abbiamo iniziato la nostra passeggiata che ci ha riportato agli avvenimenti e ai personaggi che hanno caratterizzato la storia americana.

Possiamo tornare verso Union Station. A piedi, se avete tempo. In metropolitana se la stanchezza inizia a farsi sentire.

Da qui, la stazione più vicina è quella di Smithsonian (linea blu). Dovrete però scendere a Metro Center e da lì prendere la linea rossa.

 

Vi è piaciuta questa giornata a Washington?

Ci sarebbero tante altre cose da vedere, partendo da Georgetown fino a arrivare al Cimitero di Aarlington, anche se in realtà si trova in Virginia, senza dimenticare i numerosissimi musei.

Proprio riguardo ai musei, gli appassionati di storia americana non devono certo mancare il National Archives Museum, dove è custodita la Dichiarazione d’Indipendenza, mentre gli amanti dello spazio troveranno sicuramente quello che fa per loro all’interno del National Air and Space Museum, uno dei più noti musei dello Smithsonian.

Vi posso garantire che se siete interessati all’argomento, quest’ultimo museo è veramente bello e dal 2012 ospita addirittura uno degli shuttle, il Discovery.

Washington è comunque una città molto particolare, che se la prima volta mi ha lasciato un po’ smarrita, col tempo, e conoscendo sempre più la storia americana, mi ha affascinato molto.

Il nostro giro è terminato. Pronti per tornare a New York? Cliccate qui.

 

 

Translate »