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Bryce Canyon

Una giornata tra gli hoodoos

Bryce Canyon National Park

Che il Bryce Canyon è uno dei Parchi Nazionali Americani più visitati lo sapete già.

Sapete anche che la caratteristica di questo parco sono le rocce dal tipico colore rosso, che talvolta sfuma verso l’arancio e il bianco.

Cosa devo ancora dirvi ancora, allora?

Con questo articolo vorrei sì illustrarvi le bellezze del Bryce Canyon, ma soprattutto aiutarvi con qualche informazione pratica per agevolare la vostra visita.

Siete pronti?

Cominciamo!

Il Bryce Canyon occupa la parte meridionale dello Utah e non è particolarmente esteso. 145 kmq che se si paragonano ai 4927 kmq del Grand Canyon, ai 13560 kmq della Death Valley o agli 8991 kmq dello Yellowstone, sembrano veramente un’inezia.

Ma nella botte piccola c’è il vino buono, quindi anche il Bryce Canyon riserverà tante sorprese.

 

Un po’ di storia

Bryce Canyon National Park

L’area del Bryce Canyon è stata abitata per migliaia di anni, prima dagli indiani poi dai mormoni, che addirittura introdussero l’acqua nella zona, permettendo così lo sviluppo dell’agricoltura.

E fu proprio il mormone Ebenezer Bryce che volle realizzare la prima strada che conduceva al canyon, oltre al primo canale di irrigazione.

Se vi siete chiesti come mai il Bryce Canyon si chiama così, ecco risolto l’arcano! Il parco venne intitolato proprio ad uno dei suoi primi colonizzatori.

La stessa zona venne proclamata Monumento Nazionale nel 1924, mentre nel 1928 venne istituito il Parco Nazionale del Bryce Canyon.

Più che di un canyon, però, il Bryce ha l’aspetto di un grande anfiteatro e ve ne accorgerete percorrendo la Scenic Drive.

 

Come si è formato il Bryce Canyon

Bryce Canyon National Park

L’erosione di una parte del Paunsaugunt Plateau ha dato origine al Bryce Canyon.

E se alla Monument Valley acqua e vento hanno formato Butte e Mesas, il Bryce Canyon è caratterizzato dagli hoodoos, i tipici pinnacoli che assomigliamo – se vogliamo un po’ semplificare – a dei totem.

Ma non solo hoodoos. Anche archi e ponti, slot canyon e pinne, tutti diversi tra loro per forma e formazione.

I ponti, per esempio, si sono formati grazie all’azione dell’acqua corrente, mentre gli archi sono il frutto dell’azione degli altri elementi della natura.

Le pinne, invece sono stretti muri di roccia divisi da fratture. Nell’arco degli anni, a causa dell’azione erosiva e violenta dell’acqua, queste fessure si sono ingrandite – e continuano a farlo – fino a creare gli slot canyon.

Tipico esempio di slot canyon è l’Antelope Canyon, ma anche nella zona del Bryce Canyon ne troverete alcuni, come per esempio all’interno dell’Escalante Grand Staircase National Monument, poco distante dal parco.

Anche al Bryce Canyon, quindi, l’acqua ha fatto decisamente la sua parte.

 

Qual è il periodo migliore per visitare il Bryce Canyon

Bryce Canyon National Park

Il Bryce Canyon è ad un’altezza che varia tra i 2400 e i 2700 metri, quindi nel periodi più freddi non è difficile trovare la neve. E’ successo anche a noi, che siamo andati a fine marzo.

Quindi sembrerebbe il caso di visitare il Bryce Canyon d’estate, ma attenzione! E’ vero che i mesi estivi sono i più caldi, ma sono anche i più piovosi e i più affollati.

Allora che periodo scegliere?

Ancora una volta, i periodi migliori sono la primavera inoltrata e l’inizio dell’autunno, anche se in questi mesi, a causa dell’altezza, l’escursione termica è molto elevata.

 

Come arrivare e dove alloggiare

Bryce Canyon National Park

Questa volta possiamo racchiudere insieme le due domande, principalmente perché il Bryce Canyon è leggermente isolato rispetto agli altri parchi e quindi non ci si va perché ci si passa, ma proprio perché ci si vuole andare.

Le cittadine più vicine dove alloggiare sono Panguitch e Tropic, a pochi chilometri dal parco.

In alternativa potete spostarvi verso sud, in direzione di Kanab o di Springdale, perfetta se la prossima vostra tappa è lo Zion National Park.

Altra soluzione è Torrey, alle porte del Capitol Reef National Park, oppure potreste prendere in considerazione anche Page, che però dista dal Bryce Canyon oltre 240 km.

Tutto dipende se avete intenzione di trascorrere solo una giornata all’interno del parco e poi spostarvi verso altre mete, oppure se volete dedicare più di una giornata al Bryce Canyon. In questo caso, la scelta ricadrà inevitabilmente su Panguitch o Tropic.

Nella mappa trovate tutte le distanze e i tempi di percorrenza indicativi.

Bryce Canyon National Park

Le città principali – quelle con un aeroporto internazionale, per intenderci – sono invece molto più distanti.

Il Bryce Canyon dista da Las Vegas 260 miglia (418 km, circa 4,00 h d’auto) e da Salt Lake City 252 miglia (405 km, circa 4,15 h d’auto).

 

Biglietto d’ingresso e aperture

Bryce Canyon National Park

Il Bryce Canyon è aperto tutto l’anno, tranne Natale, Capodanno e Giorno del Ringraziamento.

Non ha orari di apertura o chiusura ed è uno dei pochi Parchi Nazionali aperto 24 ore al giorno.

Attenzione, però, perché in inverno, a causa delle forti nevicate, potreste trovarlo temporaneamente chiuso.

Quindi, onde evitare spiacevoli sorprese, meglio consultare prima il sito ufficiale del Bryce Canyon.

Il costo del biglietto d’ingresso è di 35,00 $ per auto e come per il Grand Canyon, dà la possibilità di accedere al parco per 7 giorni consecutivi.

In alternativa, potete esibire il National Parks Pass, che con soli 80,00 $ consente l’ingresso a tutti i Parchi Nazionali Americani per un anno.

 

Come spostarsi all’interno del parco

Bryce Canyon National Park

Il parco è visitabile tranquillamente in autonomia, utilizzando la propria auto, ma da aprile a ottobre è disponibile anche un servizio di navette.

Tenete però in considerazione che le navette toccano solo alcuni punti panoramici del parco, quelli a ridosso del Bryce Amphitheater.

La strada che attraversa il parco è la Scenic Drive (Highway 63), lunga circa 28 km, che tocca tutti i punti panoramici, porta a tutti i sentieri e ai parcheggi.

 

I sentieri, appunto. Ci sono diversi sentieri che permettono addentrarsi tra le meraviglie del parco.

Dai più lunghi e impegnativi, a quelli adatti a tutti, come il Sunset to Sunrise, breve e asfaltato, questi trail vi daranno la possibilità di avvicinarvi agli hoodoos e avrete la sensazione di camminare in una foresta di rocce. Per esperienza, non uscite dai sentieri, soprattutto se c’è la neve.

 

I punti panoramici del Bryce Canyon

Bryce Canyon National Park

Partendo dal Visitor Center, il primo punto panoramico che si incontra è il Sunrise Point, con una bellissima vista sull’Aquarius Plateau e sullo Sinking Ship.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Sunrise Point

Quando poi si raggiunge il Sunset Point, la vista sul Bryce Amphitheater e su Silence City è veramente qualcosa di indescrivibile.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario

Sunset Point

Dopo l’Inspiration Point, è la volta del Bryce Point, dove lo scenario è unico.

Oltre all’immancabile Bryce Amphitheater, qui il valore aggiunto è dato da una serie di grotte naturali, The Grottos, appunto, che rendono questo uno dei più caratteristici punti panoramici.

Grandi Parchi Americani – Itinerario
Grandi Parchi Americani – Itinerario

Bryce Point

Poi il Farview Point, dal quale partono anche alcuni sentieri che portano ai Camini di Fata e ancora oltre, Agua Point, con una delle formazioni più famose del Bryce Canyon, The Hunter.

Grandi Parchi Americani – Itinerario

Agua Point, The Hunter

Lungo la Scenic Drive, impossibile non fermarsi per vedere il Natural Bridge, che contrariamente a quello che si può pensare non si è formato a causa dell’azione erosiva dell’acqua, bensì per il gelo che ha creato fratture le quali, a loro volta, hanno fatto crollare parte della roccia, creando l’arco.
Grandi Parchi Americani – Itinerario

Natural Bridge

Per ultimi, il Ponderosa Point e il Rainbow Point.

Siamo arrivati alla fine, purtroppo.

Ognuno di questi belvedere ha qualcosa di unico, una formazione particolare, il sole che lo colora o la neve che lo imbianca.

A malincuore, torniamo verso il Visitor Center, ma il nostro viaggio tra i Parchi Nazionali Americani continua.

Se volete proseguire insieme a noi, cliccate qui.

 

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