La Madonna Grassa
Passeggiando sotto i portici di Bologna
Bologna – La Madonna Grassa
Tra le tante statue che si trovano in giro per Bologna, ce n’è una che ha attirato da sempre la mia attenzione.
Ci passavo davanti ogni mattina, in prima elementare, mentre andavo a scuola.
E’ una statua imponente, ma non per questo austera o autoritaria, anzi esprime tranquillità, è sorridente, dolce, personalmente mi mette allegria e mi fermo sempre volentieri a guardarla.
E’ la statua della Madonna Grassa.
Proprio per le sue dimensioni, uno dei suoi primi appellativi fu quello di Madonna Grande.
Ma da Grande a Grassa è stato un attimo.
E noi ci chiediamo…
Perché si chiama Madonna Grassa?
Bologna – La Madonna Grassa
Come spesso succede è solo colpa del vestito e di tutti quei drappeggi, che la fanno sicuramente sembrare “un po’ più in carne” rispetto alle Madonne che siamo abituati a vedere.
Ma guardiamo meglio la statua.
E’ adagiata lì, in una nicchia, sotto i portici di Via Saragozza, gli stessi portici che arrivano fino al Santuario della Beata Vergine di San Luca.
I Portici di Bologna sono i portici più lunghi al mondo, un vero vanto per i bolognesi, e quindi non potevano che riservare una sorpresa.
Quando Andrea Ferreri terminò l’opera, nel 1706, si pose subito un problema.
Dove collocare la statua?
Meritava sicuramente una posizione adeguata e comunque serviva almeno una nicchia.
A questo pensò il marchese Francesco Maria Monti Bendini, che finanziò i lavori non solo per la nicchia, ma anche per l’arco.
E così, oggi, nella centosettantesima arcata del portico, c’è la Madonna Grassa, che tiene sulle ginocchia il bambino.
Il pargoletto ha stretta nella mano destra una croce, mentre con la mano sinistra benedice i passanti.
E sempre a proposito di benedizioni, avete notato l’iscrizione ai piedi della statua?
TU NOS AB HOSTE PROTEGE
che significa proprio
PROTEGGICI DAL NEMICO
Adesso sapete tutto quello che c’è da sapere sulla Madonna Grassa e potete continuare la vostra passeggiata fino al Santuario.
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