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Un giorno a Mantova

Il mio itinerario attraverso le strade della città dei Gonzaga

Mantova in un giorno – Cosa vedere – Il mio itinerario

Eccomi di nuovo qua!

Oggi andiamo a conoscere Mantova, la cittadina lombarda quasi al confine con Veneto ed Emilia, a volte sottovalutata nonostante la sua incantevole bellezza.

Distante poco più di 100 km da Bologna, è l’ideale per trascorrervi una giornata tra arte, cultura e perché no, anche un po’ di shopping.

Per prima cosa,  qualche cenno sulla città.

La città

Mantova in un giorno – Cosa vedere – Il mio itinerario

Eletta capitale della cultura 2016, inserita dal 2008 nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCU, a Mantova sono fortemente presenti gli influssi della famiglia Gonzaga che governarono la città per oltre 400 anni.

Dal XII al XVII secolo, venne deviato il corso del fiume Mincio in modo che Mantova fosse circondata interamente dall’acqua e quindi difesa da eventuali invasioni. Attualmente, il fiume bagna solo tre lati della città e questo la rende unica nel suo genere e ne accresce la bellezza.

Visto? Non vi ho annoiato con tante spiegazioni…

Adesso possiamo iniziare.

Una volta arrivati a Mantova, il grande quesito è:

Dove parcheggiare?

Mantova in un giorno – Cosa vedere – Il mio itinerario

Ci sono alcuni parcheggi nei pressi del centro storico, ma in effetti sono spesso pieni e non è facile trovare un posto libero. Noi siamo stati fortunati e abbiamo parcheggiato in Piazza Carlo D’Arco, ma se non avete voglia di impazzire a cercare parcheggio tra le strade del centro storico, vi consiglio il parcheggio gratuito di Campo Canoa, separato dal centro solo da Ponte San Giorgio.

Nel caso decidiate di parcheggiare proprio qui, potrete godere di quella che secondo me è la vista più bella della città. Lo skyline di Mantova da qui è incomparabile!

Bene, come già detto,, invece, noi abbiamo trovato parcheggio vicino al centro.

Una volta lasciata l’auto, imbocchiamo Via Fernelli e la nostra prima tappa è inevitabilmente Piazza Matilde di Canossa.

Piazza Matilde di Canossa

Mantova in un giorno – Cosa vedere – Il mio itinerario

Sulla piazza prospettano Palazzo Canossa, risalente alla metà del 1600 e oggi abitazione privata, per cui non visitabile.

Proprio di fronte è la piccola Chiesa della Madonna del Terremoto, eretta nel 1754 per ricordare la protezione che la Madonna diede alla città in occasione del terremoto del 1693.

Guardate quella deliziosa edicola a lato della pizza. In stile liberty, risale alla fine del 1800 ed è bene del FAI, in Fondo Italiano per l’Ambiente.

Lasciamo la piazza e passeggiando per Via Verdi, una delle principali via dello shopping, tra una vetrina e l’altra, arriviamo in Piazza Andrea Mantegna, dove prospetta la facciata della Basilica di Sant’Andrea.

Basilica di Sant’Andrea

Mantova in un giorno – Cosa vedere – Il mio itinerario

Ultimo capolavoro del grande Leon Battista Alberti, che non vide completata la sua opera perché morì nello stesso anno in cui iniziarono i lavori, questa chiesa è senza dubbio la più rappresentativa della città.

La Basilica di Sant’Andrea venne costruita nel luogo in cui si trovava un antico monastero, abbattuto proprio per far posto alla basilica.

1000 fiorini convinsero il papa che era meglio edificare una grande chiesa che avrebbe potuto accogliere un numero maggiore di pellegrini, piuttosto che lasciare un piccolo monastero, del quale oggi rimangono solo il campanile e una parte del chiostro.

Nella cripta della basilica, sono custoditi i Sacri Vasi che contengono la terra del Golgota intrisa del sangue di Gesù, portata a Mantova da Longino, il soldato romano che aveva trafitto Gesù con la sua lancia.

La reliquia venne scoperta nell’804 per intercessione di Sant’Andrea, al quale è dedicata la chiesa.

Ogni Venerdì Santo, i Sacri Vasi vengono mostrati e portati in processione per la città.

I resti di San Longino, invece, si trovano nella 6° cappella destra e due bellissimi quadri raffigurano la Crocifissione di Gesù e il Rinvenimento del Sangue di Cristo per intercessione di Sant’Andrea, rappresentato su una nuvola.

Piazza delle Erbe

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Attigua a Piazza Mantegna, è Piazza delle Erbe, così chiamata perché qui si tiene un famoso mercato di frutta e verdura.

Proprio qui si trova la più antica chiesa della città, la Rotonda di San Lorenzo, costruita nel 1083 probabilmente per volontà della stessa Matilde di Canossa.  Attenzione a non confonderla con un battistero, però!

Attraversiamo la piazza, non senza notare  la Torre dell’Orologio. Dalla cima, si gode di una bella vista sulla città.

Piazza Sordello

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Una bella passeggiata per Via Broletto ed eccoci in Piazza Sordello, sulla quale si affacciano il Duomo, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Ducale e il Palazzo del Capitano.

Questa è la parte più antica della città, il punto da dove la città ha avuto origine.

Alla nostra destra è il Palazzo del Capitano, parte del complesso di Palazzo Ducale e proprio di fronte si trova il Palazzo Bonacolsi, dimora dei primi Signori di Mantova.

Per quelli di voi hanno  voglia di immergersi nell’arte e nella cultura, il Palazzo Ducale, con le ampie stanze e i bellissimi giardini e i cortili interni, è quello che ci vuole.

Sul lato corto della piazza è il Duomo, o Cattedrale di San Pietro, edificato nell’XI secolo, in epoca paleocristiana, ma che nel corso degli anni ha subito diversi rifacimenti.

Probabilmente entrando nel Duomo non avrete la stessa impressione di maestosità che vi ha assalito entrando nella Basilica di Sant’Andrea, ma vi posso garantire che vale la pena comunque di visitarlo.

Castello di San Giorgio

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Non lontano dal Duomo è il Castello di San Giorgio, commissionato da Francesco I Gonzaga nel 1395 cinto, come tutti i castelli che si rispettino, da un fossato che era possibile attraversare solo grazie a tre ponti levatoi.

 

Nato inizialmente come fortificazione e diventato poi abitazione della famiglia Gonzaga, cambiò destinazione d’uso diverse volte nel corso degli anni.

Vi consiglio di visitarlo internamente e di non perdervi le sue stanze affrescate.

Se per caso non avete ancora avuto modo di vedere Mantova da Ponte San Giorgio, approfittatene. Pochi passi e non ve ne pentirete.

Basilica Palatina di Santa Barbara

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Noi invece costeggiamo il castello, fino a raggiungere la Basilica Palatina di Santa Barbara, voluta dal Duca Guglielmo Gonzaga e progettata da Gian Battista Bertani. Per molti anni chiesa della famiglia Gonzaga, al suo interno si tenevano le cerimonie più solenni.

 

Il tempo a nostra disposizione è quasi terminato e ci accingiamo a tornare, anche se un po’ a malincuore, verso il parcheggio.

Mantova è stata decisamente una piacevole scoperta, purtroppo spesso offuscata da città dei nomi più altisonanti, ma non per questo più belle.

Io ve la consiglio. Un giro a Mantova non vi porterà via tanto tempo, ma posso assicurarvi che passeggiare tra i suoi palazzi e le sue chiese vi piacerà.

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