Cisternino
Tra vicoli, balconi fioriti e bombette, l’incanto di Cisternino
Cisternino – Cosa vedere
Di Cisternino sentivo parlare da un sacco di tempo, da quando la Puglia è diventata una delle mete estive preferite e molte delle persone che conosco sono venute qui in vacanza.
Così, sono arrivata a Cisternino con molte aspettative e tanta curiosità, sperando di non rimanere delusa.
Cisternino è un piccolo paese della Puglia in provincia di Brindisi, a meno di 20 km da Alberobello, ed è sicuramente una delle tappe obbligatorie per chi visita la Valle d’Itria.
Ma perché? Andiamo a vedere.
Il nome e la storia
Cisternino – Cosa vedere
Per prima cosa il nome.
Cisternino, Cis-Sturninum, indicherebbe che la città si trovava “al di qua di Sturni”, un antico paese che sorgeva vicino all’attuale Ostuni.
Cisternino, quindi, ha origini molto antiche.
I primi insediamenti risalgono al periodo messapico, poi venne occupata dai Romani e distrutta dai Goti. Nel Medioevo venne ricostruita grazie all’intervento dei monaci brasiliani che abitavano in un convento all’interno del borgo. Dopo di loro si avvicendarono tra gli altri gli angioini e i turchi.
Per le strade di Cisternino
Cisternino – Cosa vedere
Lo abbiamo detto, Cisternino è uno dei borghi più caratteristici della Valle d’Itria. Anche qui come a Locorotondo, è un piacere perdersi tra i vicoli e girovagare senza meta per riscoprire bellezze e tradizioni di questa zona d’Italia.
Cisternino in realtà non è piccolissima se si considera nel suo insieme. Il borgo, che invece è quello che visiteremo noi, è molto raccolto. Basti pensare che dei circa 12000 abitanti di Cisternino, solo 500 abitano nel centro storico.
Via San Quirico
Cisternino – Cosa vedere
Iniziamo da Via San Quirico, una strada pedonale sopraelevata che già mi fa capire che Cisternino mi piacerà parecchio.
Via San Quirico
La prima cosa che notiamo è un torrione circolare, la Torre Angioina, parte integrante di Palazzo Amati.
Pochi passi ancora ed ecco la Torre Grande, alta 17 metri e costruita tra l’XI e il XII secolo, in epoca normanna. Non a caso, è conosciuta anche come Torre normanno-sveva. Guardate in alto: in uno degli angoli della torre c’è una statua che raffigura San Nicola benedicente che protegge Cisternino e i suoi abitanti.
Subito dopo la torre ci appare, un po’ stretta tra i vicoli, la facciata neoclassica della Chiesa di San Nicola di Patara.
Fino a un paio di secoli fa, la Chiesa era collegata alla Torre Grande dalla Porta Grande, il più importante accesso alla città.
Chiesa Madre di San Nicola di Patara
Cisternino – Cosa vedere
La chiesa è stata costruita nel XIV secolo sui resti di una chiesa paleocristiana voluta a sua volta dai monaci brasiliani dei quali abbiamo accennato prima.
San Nicola di Patara
Adesso entriamo nel vivo del paese.
Il centro storico
Cisternino – Cosa vedere
Il centro storico di Cisternino è un tipico esempio di architettura spontanea, un tipo di architettura non studiata a tavolino, caratterizzata da una totale mancanza di progettazione.
Ma non spaventatevi, detta così potrebbe suonare male, invece Cisternino è stupenda.
Piazza Vittorio è proprio il cuore del borgo, quello che soprattutto nelle sere d’estate si anima vivacemente.
Su un lato della piazza, di fronte a noi, si trova la Torre dell’Orologio, realizzata a metà del 1800 e decisamente in contrasto con tutti gli altri edifici del borgo.
Piazza Vittorio
A spasso per Cisternino
Arrivati alla chiesa, dall’altra parte della strada, si apre la Villa Comunale, il parco pubblico di Cisternino.
Attraversatelo, perché in fondo c’è un belvedere dal quale si ha una spettacolare vista sulla Valle d’Itria.
E se vi trovate a Cisternino “ore pasti”, c’è una cosa molto caratteristica e sicuramente un po’ particolare che potere fare.
Non perdetevi la gustosa usanza nata proprio qui: scegliete la carne che preferite in una delle tante macellerie del centro e gustatela seduti nei tavolini all’aperto o nelle sale interne. Il piatto tipico sono le bombette, involtini di carne di maiale ripieni di caciocavallo. Non lasciateveli scappare!
Adesso siamo pronti per Ostuni.
Venite con noi?
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