Cittadella Imperiale di Hue
Il cuore storico di Hue
Hue – Cittadella Imperiale e Città Proibita Purpurea
Non è pensabile andare in Vietnam senza visitare Hue e non è altrettanto pensabile andare a Hue senza visitare la Cittadella Imperiale, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1992.
Come abbiamo già accennato nell’articolo su Cosa vedere a Hue, la Cittadella Imperiale è stata costruita sulla riva nord del Fiume dei Profumi ed è stata la dimora degli imperatori della dinastia Nguyen dal 1805 al 1945.
Pensate proprio a una città nella città, ad un enorme complesso fortificato che ospitava l’imperatore e tutta la sua corte e il cuore di questa vasta area era la Città Purpurea Proibita.
Proprio per la sua conformazione, la Cittadella Imperiale di Hue viene paragonata alla Città Proibita di Pechino e noi che abbiamo visitato entrambi i siti, possiamo dire che questo paragone è del tutto azzeccato.
La costruzione della Cittadella Imperiale
Hue – Cittadella Imperiale e Città Proibita Purpurea
I lavori per la costruzione della Cittadella Imperiale iniziarono nel 1804 per volere del primo imperatore della dinastia Nguyen, Gia Long e terminarono nel 1833.
E’ a lui che dobbiamo tutta questa bellezza.
Per rendere possibile tutto questo furono necessarie 30.000 persone, che poi aumentarono con l’avanzamento dei lavori.
Basta pensare che le costruzioni all’interno della Cittadella Imperiale erano ben 147.
E ora andiamo a scoprire da vicino questa meraviglia.
La visita
Hue – Cittadella Imperiale e Città Proibita Purpurea
L’intera Cittadella Imperiale è cinta da mura possenti e altissime, che superano addirittura i 6 metri.
Ed è qui che Vu, la nostra guida, ci racconta qualcosa riguardo la bandiera vietnamita e i suoi colori.
Il rosso simboleggia il sangue versato dai vietnamiti per ottenere l’indipendenza, mentre il giallo è associato al colore della pelle dei vietnamiti.
Oltre alla simbologia dei colori, c’è anche la simbologia legata alla stella: le cinque punte rappresentano le cinque classi principali della società vietnamita: intellettuali, agricoltori, lavoratori, uomini d’affari e soldati.
Perché i cannoni sono proprio nove?
Perché rappresentano le quattro stagioni e i cinque elementi della natura, cioè, l’acqua, la terra, il fuoco, il legno e il metallo.
Ma ora entriamo.
All’Interno della Cittadella
Hue – Cittadella Imperiale e Città Proibita Purpurea
Le porte d’accesso alla Cittadella Imperiale sono quattro, una per lato.
Noi entriamo dalla Porta del Mezzogiorno (Ngo Mon), sul lato sud.
Sopra la porta, si apre il Belvedere delle Cinque Fenici, da cui l’imperatore si affacciava per assistere alle cerimonie e dal quale l’ultimo imperatore abdicò.
E’ da questo privilegiato punto di vista che iniziamo a scorgere le prime meraviglie e a renderci conto della grandezza e della bellezza di questo sito: palazzi, giardini, templi.
E questo è solo un assaggio.
Attraversando un ponticello, si arriva al Palazzo della Suprema Armonia (Palazzo Thai Hoa), con la sontuosa Sala del Trono.
Più del trono stesso, però, mi hanno colpito le colonne in legno laccate, intagliate e decorate con iscrizioni in cinese.
Oltre il palazzo, si apre un ampio giardino. Ma quello che vediamo oggi, non è quello che vedeva l’imperatore.
Di tutti i palazzi presenti nel complesso, infatti, quattro sono andati totalmente distrutti durante la Guerra del Vietnam.
Ma non è stata solo la guerra a distruggere parte di questa meraviglia, perché anche il devastante incendio del 1947 ha distrutto due edifici e danneggiato molti altri palazzi.
Tutto, però, è stato abilmente ricostruito e oggi la Cittadella Imperiale è tornata ai suoi fasti.
Mentre Vu ci raccontava quello che adesso io sto riportando a voi, abbiamo raggiunto la Città Purpurea Proibita.
Alla Città Purpurea Proibita potevano accedere solo l’imperatore, le mogli, le concubine, gli eunuchi e pochissimi collaboratori maschi, tra cui il medico.
Nessun’altro era autorizzato ad accedervi, per nessun motivo.
Altra curiosità: una volta entrate nella Città Proibita, le donne potevano uscirne solo da morte.
E pensare che i padri mandarini ambivano a far entrare le figlie a palazzo come concubine, pensando di offrire loro una vita agiata e piena di privilegi. In realtà, in questo modo le ragazze avevano una vita triste e per di più non vedevano quasi mai il re.
Guardando il Palazzo Imperiale si rimane colpiti soprattutto dai colori sgargianti, ma Vu ci fa notare anche un’altra cosa: i palazzi in Vietnam, quindi anche quelli della Città Imperiale, sono orientati con la facciata principale verso sud. Tutto questo ha una motivazione: da nord soffia un vento nocivo, che quando soffia fa ammalare i vietnamiti, i quali quindi lo identificano come portatore di sventura.
Ora siamo ammaliati dalla bellezza del Palazzo Imperiale.
Vu ci spiega che le porte di accesso erano cinque: dalla centrale poteva passare esclusivamente l’imperatore, quella sinistra e quella destra erano gli accessi per i mandarini, mentre le due laterali erano riservate agli animali, che nello specifico erano cavalli ed elefanti.
E ora il colore.
Il perché si chiami Cittadella Proibita lo abbiamo capito. Ma Purpurea? Beh, indubbiamente il colore rosso è predominante, ma se alzate gli occhi, noterete anche tanto giallo.
Il colore giallo nei tetti dei palazzi imperiali indicava che solo il re poteva entrare.
E solo l’imperatore si poteva vestire di giallo, neanche altri membri della famiglia reale.
Passeggiando all’interno del complesso, ci sono molti altri edifici degni di nota, come ad esempio il Tempio The Mieu, costruito nel 1821 per volere di Gia Long per praticare il culto degli antenati defunti (pratica molto diffusa in Vietnam) e il Padiglione Hien Lam.
Ora qualche informazione pratica.
Costo e orari di apertura
Hue – Cittadella Imperiale e Città Proibita Purpurea
L’accesso alla Cittadella Imperiale è a pagamento.
Attualmente (2025) il costo del biglietto è di 150.000 VDN, circa 5,00 €.
La Cittadella Imperiale è aperta dalle 08:00 alle 17:30 tutti i giorni.
Per visitare la Cittadella Imperiale mettete in conto almeno un paio d’ore.
Dalla Cittadella Imperiale ci spostiamo alla Pagoda di Thien Mu. Se volete continuare con noi a scoprire Hue, cliccate qui.



